Mestre. Falò nel sottopasso di via della Giustizia, passano la notte accampati consumando droga. La rabbia dei residenti

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Giulia Zennaro
Falò nel sottopasso di via della Giustizia, passano la notte accampati consumando droga. La rabbia dei residenti

MESTRE - Il sottopasso di via Giustizia a Marghera continua a essere "presidiato" da numerose persone che si rifugiano al coperto per passare la notte, consumare droga e accendere falò, col rischio di finire intossicati o di far divampare un incendio.

Nella nottata tra mercoledì e giovedì i residenti hanno documentato con immagini e video i resti dei bivacchi, con tanto di falò ancora fumanti: oltre alla sporcizia e al degrado, come non pensare al fattore sicurezza, non solo per le persone che devono passare per il sottopasso e che vengono continuamente importunate, ma anche per gli stessi occupanti.

LA SICUREZZA

Una decina di giorni fa tre migranti che si erano rifugiati in uno stabile dismesso a Padova avevano trovato la morte proprio a causa di un braciere acceso: una questione non più solo di ordine pubblico ma anche di sicurezza e salute pubblica, dunque, che i residenti continuano a denunciare da mesi ma che non sembra migliorare. Polizia locale e Veritas sono intervenute per sgomberare e pulire il sottopasso, ancora "occupato" al mattino, restando sul posto fino a che la situazione è tornata normale. Ma poi tutto tornerà come prima, racconta Paolo Favaretto, titolare della carrozzeria Moderna che si trova proprio in via Giustizia, tristemente famosa per le decine di rapine subite in un paio d'anni. «Segnaliamo ogni giorno alla polizia questi problemi ma tutto rimane poi lettera morta: se passano gli assistenti sociali, fanno quattro chiacchiere con queste persone e poi se ne vanno. Ne ho anche 50/60 accampate ogni giorno davanti alla mia officina, perché davanti c'è il Drop in e tanti si mettono lì fuori ad aspettare che apra. Viviamo con la paura costante che entrino e si mettano a rubare qualcosa o a dormire dentro l'officina, alcuni usano l'acqua per lavarsi. Questa estate avevo risolto parzialmente mettendo le transenne intorno al perimetro della carrozzeria ma non era servito a niente, si mettevano a dormire o a consumare droga appena fuori. I clienti scappano e non si sentono sicuri: un signore che ho servito ieri alle 18 mi ha detto di essere stato importunato pesantemente con richieste di soldi. Quel sottopasso è pieno di degrado, ci vuole la maschera antigas per attraversare, oltre al fatto che non è sicuro. Non possiamo lavorare col Drop in davanti, devono fare una sala d'attesa interna e gli operatori devono avere più polso con questa gente, convincerla ad andarsene e farsi aiutare».
Tra la carrozzeria e il sottopasso, via Parco Ferroviario, con i garage abbandonati che danno rifugio a pusher e consumatori. Una strada dissestata, con buche che si riempiono d'acqua a ogni pioggia, garage pieni di sporcizia, topi e resti di bivacchi. L'ennesimo grido d'allarme di Marghera, "presa d'assalto", come denunciato da don Mauro della chiesa di Sant'Antonio, da quegli ultimi di cui nessuno sa come occuparsi.

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