PORDENONE - Indagavano sulle tonnellate di compost che finivano nei terreni agricoli dopo essere state trattate nell'impianto della Bioman, nella sperduta località Cossana, in via Vivarina a Maniago. I carabinieri del Noe di Udine, oltre alle proteste per la forte puzza, avevano raccolto testimonianze precise, anche da parte di alcuni dipendenti della società, sul trattamento: gli operai miscelavano il compost con il digestato, ma poi i tempi di maturazione non venivano rispettati (70/90 giorni) e nel giro di 10 giorni, secondo gli accertamenti, il fertilizzante era già disperso. È seguendo i passaggi del compost, con tanto di telecamere puntate sui luoghi di stoccaggio, che il Noe ha intercettato il presunto giro abusivo di rifiuti urbani tra il Friuli e le società venete legate alla galassia di Bioman.
Inchiesta sui rifiuti tra Friuli e Veneto
«Le indagini sono state chiuse sulla base della documentazione acquisita dal Noe - ha precisato il procuratore Antonio De Nicolo - Tutte le soluzioni sono aperte: stiamo aspettando il confronto con le difese, poi valuteremo se chiedere il giudizio». Un confronto che non tarderà ad arrivare, perché al pm Federico Frezza stanno per arrivare corpose memorie, soprattutto da parte dei legali che assistono posizioni marginali. Ci sono anche le prime deleghe per gli interrogatori. Un'archiviazione sarà immediata. È quella di Luciano Bertagnolli, veneziano, finito nella lista degli indagati in qualità di presidente del Cda di Sav.No nonostante sia deceduto da un anno. «Nulla ci faceva presagire questa situazione - ha spiegato il procuratore - Archivieremo subito la posizione e faremo le scuse alla famiglia».
Gps sotto i camion che partivano dagli stabilimenti Bioman
Gps piazzati sotto gli automezzi che partivano dagli stabilimenti Bioman di Maniago e Snua di Aviano per arrivare soprattutto a Este, nell'impianto della Sesa Spa in via Comuna, e poi centinaia di documenti sul materiale smaltito o trattato.