Navi da guerra, fregate e sottomarini: l'Italia "protegge" così le missioni italiane in Medio Oriente (e sono pronte anche le due portaerei)

Lunedì 30 Ottobre 2023, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 20:48

Le mosse dell'Italia

In Iraq, a Erbil e Baghdad, la preoccupazione è che quei soldati italiani, che convivono con gli americani, possano essere presi anche loro di mira dalle forze filo-israeliane. Eppure sarebbe una novità, perché gli ottimi rapporti tra il generale Iannucci (capo di gabinetto del ministro Crosetto) e le autorità irachene e con Hezbollah ha evitato sempre particolari incidenti. In questi casi però ci si muove sempre per tempo e anche da queste esigenze nasce la scelta di inviare Thaon di Ravel e la portaelicotteri in una zona dove sono già presenti le fregate Fasan e Bergamini e il sottomarino Venuti. E se le cose dovessero peggiorare? In quel caso ci sarebbero a disposizione le due portaerei della Marina, Cavour e Garibaldi, attualmente impegnate nel Tirreno. La rotta per l'Oriente, però, non è mai stata così vicina.

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