Troppi sbandati a Mestre, strade chiuse dai cancelli in centro

Sabato 17 Giugno 2023 di Fulvio Fenzo
Troppi sbandati a Mestre, strade chiuse dai cancelli in centro

MESTRE (VENEZIA) - Un condominio alla volta, si stanno blindando tutti. E, in una Mestre alle prese con l’esplosione di pusher e tossicodipendenti che si drogano in strada, ma anche con i bivacchi di sbandati e senza dimora, il problema non riguarda più la sola zona di via Piave nei dintorni della stazione ferroviaria, ma arriva ormai fino al salotto della città, a due passi da piazza Ferretto e dalla Torre civica, simbolo della terraferma veneziana. Qui, tra le vie Einaudi e Manin, verranno alzati a brevissimo altri cancelli per chiudere un intero passaggio pedonale in piena zona residenziale perchè ormai, tutte le notti, sotto i portici si rintanano clochard, e la vicina piazzetta si è trasformata nell’ennesimo punto di spaccio di droga del centro.


L’ORDINANZA
Da tempo i residenti del condominio “Viani” chiedevano al Comune di poter chiudere quel lungo passaggio sotto i loro palazzi. Un’area privata, ma sottoposta a servitù ad uso pubblico in forza ad una convenzione con l’amministrazione sottoscritta nel 2003, con la realizzazione degli edifici alle spalle del Centro culturale Candiani. Mesi e mesi di richieste al Comune per chiudere quel varco che, a una certa ora, diventa quotidianamente un ritrovo di personaggi poco raccomandabili. Martedì scorso c’era stata anche una furiosa lite finita nel sangue tra un mestrino e un marocchino, con l’intervento di due volanti della polizia, un’ambulanza, soldati dell’Esercito, agenti della polizia locale, con il risultato di un uomo fermato e un ferito al braccio. Sarà stata pure una coincidenza, ma ieri è arrivata l’ordinanza che consentirà ai residenti di installare (a proprie spese) le cancellate sui due lati del passaggio, che saranno gestite dagli stessi condomini con chiusura alle 20 e riapertura alle 8 di mattina. «Si tratta di un’“ordinanza contingente sperimentale” - spiega l’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso - perché abbiamo dovuto studiare in modo approfondito la questione, anche dal punto di vista legale, per autorizzare questi cancelli. Di certo, non potevamo non ascoltare gli appelli delle persone e dei commercianti che vivono e lavorano in quei palazzi, che ogni sera avevano paura ad uscire o rientrare a casa e, ogni mattina, trovavano i resti e la sporcizia lasciata da chi si metteva lì a dormire. Purtroppo Mestre sta vivendo un momento difficile, con l’arrivo di tossicodipendenti da altre province ed una forte presenza di spacciatori, contro la quale la nostra amministrazione e le forze dell’ordine stanno mettendo ora in campo anche nuovi strumenti di prevenzione e repressione».


SCONFORTO
Proprio ieri il prefetto di Venezia Michele Di Bari ha sottolineato come la città sia comunque sicura: «C’è bisogno di sforzi straordinari che si stanno facendo, qualche evento desta preoccupazione, ma stiamo accelerando iniziative straordinarie e spero che i risultati siano confortanti. È un percorso lungo, ma questo non significa che la sicurezza non sia una sicurezza che dobbiamo promuovere affinché si consolidi sempre di più». Intanto, però, i “cancelli” sono sempre di più e lo sconforto sta crescendo in particolare nel centro di Mestre: «Io posso dire solo quello che vedo - racconta un’operatrice della zona vicina a via Manin - e vedo in giro sempre più gentaglia. Penso sia questo il termine giusto, con l’aggiunta che siamo in pieno centro e chi abita e lavora qui comincia ad essere stanco di questa situazione. Il ferito dell’altro giorno è solo l’episodio più eclatante, ma noi qui abbiamo paura tutte le sere a tornare a casa non appena chiudono i negozi, perché arrivano barboni e spacciatori che nascondono la droga anche nel vicino parco del Comune». Però tra poco, almeno qui, avrete i cancelli. «Sì - risponde la commerciante -, ma quale sarà il prossimo portico o giardino nel quale questa gente si sposterà subito dopo?».
 

Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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