PORDENONE - «In Questura il numero dei poliziotti è al limite delle funzionalità e sotto la soglia si rischia la chiusura». In poche parole i sindacati provinciali della Polizia di Stato hanno riassunto una situazione allarmante che preoccupa non poco chi per mestiere deve garantire la sicurezza dei cittadini e far funzionare gli uffici delegati al rilascio di passaporti, licenze e permessi di soggiorno. Cinque sigle i cui segretari si sono seduti attorno a un tavolo e hanno scritto un comunicato che diventa un appello ai politici, tutti.
I NUMERI
I numeri fotografano una situazione al limite e non nuova. D’altronde, come ironicamente sottolinea chi la divisa la indossa con fierezza, «se vai a Roma e chiedi più uomini per Pordenone ti rispondono con “a sì, Pordenone, quella su a destra... ma è un’isola felice”». Come pure con un sorriso a metà ricorda che «ora ci sono più macchine che poliziotti». La Questura è in sofferenza, lo ribadiscono i sindacati provinciali: «Una lampante carenza di organico struttrale» con circa 140 poliziotti, «un numero molto inferiore a quanto previsto a livello ministeriale e minore rispetto ad altre province simili per dimensioni e abitanti». Il pordenonese ne conta infatti circa 310mila in 51 Comuni e una notevole estensione territoriale. «E la Polizia di Stato giornalmente deve garantire l’ordine e la sicurezza di tutti, il controllo del territorio, l’ordine pubblico durante manifestazioni politiche o sportive e non solo, oltre alla parte di Polizia amministrativa (passaporti, licenze e permessi di soggiorno)». L’attesa media per un nuovo documento per l’espatrio è di sei mesi. Anche perchè «è ormai consuetudine che questi uffici siano temporaneamente chiusui per mancanza di personale, ovvero un numero esiguo di poliziotti costretti a rinunciare anche al riposo settimanale per far fronte alla gestione dell’ordine pubblico».
LE VOLANTI
Altro esempio: «Pordenone, Cordenons e Porcia contano circa 85mila residenti e avrebbero bisogno della presenza di almeno tre pattuglie. Ma con affanno si riesce a garantire l’uscita di due Volanti per turno, solo a pieno organico, e spesso devono rilevare incidenti stradali», lasciando da parte «prevenzione e repressione dei reati. Una cronica e sofferta condizione che potrebbe migliorare se la Polizia municipale effettuasse turni di 24 ore». Senza dimenticare le attività investigative che impegnano l’organico. «Una situazione - concludono i sindacati - che evidenzia una sempre maggiore difficoltà per la Polizia di Stato di svolgere al meglio le proprie attività. Ed è un tema che riguarda il diritto alla sicurezza di ogni cittadino».