​Caso piscine, trovati i soldi per sistemare il polo natatorio

Pronta la variazione di bilancio da 680mila euro per le manutenzioni

Sabato 3 Febbraio 2024 di Elisa Barion
Il polo natatorio di Rovigo

ROVIGO - Sarà una variazione di bilancio da circa 680mila euro a determinare, in consiglio comunale, il futuro del polo natatorio e i tempi della riapertura. Sempre che l’aula approvi la delibera che la giunta ha già predisposto e che come spiega l’assessore al Bilancio Roberto Tovo «in questo momento è all’esame dei revisori dei conti per il parere». La data ipotizzata per la convocazione dei consiglieri è il 13 febbraio, 24 ore prima che le dimissioni del sindaco Edoardo Gaffeo diventino effettive, ma per il momento non è ancora stata convocata la conferenza dei capigruppo da parte del vicepresidente del consiglio Federico Saccardin dopo le dimissioni della presidente Nadia Romeo. Inoltre, «prima di approdare in consiglio - chiarisce Tovo - la delibera dovrà prima passare in giunta».
La cifra stanziata dall’amministrazione, necessaria per coprire i costi dei lavori di manutenzione programmati nella parte interna dell’impianto di viale Porta Po, deriva da «un anticipo della destinazione dell’avanzo vincolato - aggiunge l’assessore - grazie a una serie di norme contabili che consentono di anticipare l’utilizzo dello stanziamento perché, in genere, la destinazione dell’avanzo vincolato avviene dopo l’approvazione del consuntivo».


IL PROBLEMA GESTORE
Se fino a qui l’incastro per rendere stringenti i tempi dei lavori sembra perfetto, dalle parole del sindaco emerge un dettaglio, non proprio trascurabile, che fino a oggi non era stato del tutto chiaro: le famose linee di indirizzo per espletare il bando che assegnerà la gestione delle piscine a un nuovo gestore, atto sul quale parte dei consiglieri ha sollevato delle polemiche accusando il sindaco di voler scaricare sull’aula la responsabilità dell’iniziativa mai intrapresa fino a oggi pur sapendo che la Rhodigium Nuoto non aveva titolo per gestire la struttura, non sono una delibera a parte rispetto alla variazione di bilancio per finanziare i lavori. «L’atto di indirizzo per il bando - ha detto Gaffeo - è una frase inserita nella delibera della variazione di bilancio.

Chi ha polemizzato fino a oggi, lo ha fatto senza sapere le cose».


LA CRITICA
E se nel precedente consiglio, convocato poche ore dopo l’annuncio delle dimissioni, Gaffeo non si è presentato «per non prestarmi a sceneggiate che sapevo ci sarebbero state», questa volta la sua presenza è caldeggiata dall’esponente di Forza Italia Andrea Bimbatti: «Avremmo voluto ascoltare in consiglio comunale un giusto confronto e un giusto contraddittorio tra il sindaco, la sua squadra e il consiglio comunale, cosa non avvenuta per l’ingiustificata assenza del sindaco. Non c’è stata l’opportunità di ascoltare in sede ufficiale i gestori della piscina, che sicuramente avranno responsabilità, ma che è doveroso informino il pubblico consesso di come hanno operato in questi mesi, l’assessore allo sport, il sindaco, ma non meno i dirigenti e chi doveva direttamente seguire questa brutta vicenda. Ora il sindaco ha aperto la sua campagna elettorale solo sui social, irrispettoso del consiglio comunale ancora in carica, i gestori della piscina si difendono e attaccano tramite i giornali. Quale miglior occasione del consiglio di fine mandato per fare chiarezza, per conoscere qualche verità in più, per conoscere con chiarezza e trasparenza i comportamenti del Comune nei confronti del gestore ma anche viceversa».


IL CARROCCIO
Il capogruppo della Lega Michele Aretusini torna sul tema del regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali, risalente al 28 febbraio 2020 e mai aggiornato con l’inserimento del polo natatorio: «Serve questo ulteriore passaggio che sta richiedendo circa un mese di tempo. Ossia un mese in più prima di una riapertura per la quale già non vi sono tempistiche certe. In parole povere, un disastro nel disastro. La verità è questa. E capisco anche che avrebbero preferito non raccontarvela, perché è davvero imbarazzante».
Aretusini conclude anticipando la linea del gruppo in aula: «Il sindaco sappia che faremo sino in fondo il nostro dovere per restituire alla città quel servizio garantito dal polo natatorio interrotto per la pessima gestione della vicenda da parte di sindaco e giunta; pretenderemo, però, che la proposta dell’amministrazione sia validata e riscontrata da tutti i pareri tecnici e dirigenziali del caso: sindaco e amministrazione non percepiscono laute indennità per poi scaricare le responsabilità su altri».

Ultimo aggiornamento: 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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