Pronti ospedali e case di comunità, nuove attrezzature per 7,5 milioni

Tra i progetti finanziati ci sono le strutture di Adria, Rovigo e Trecenta per un totale di 70 posti letto

Sabato 27 Aprile 2024 di Nicola Astolfi
la cittadella sanitaria dell'Ulss5 polesana

ROVIGO - Sono quattro i cantieri già partiti e altri due sono in partenza a maggio, per realizzare strutture territoriali, case di comunità e ospedali di comunità.

Tra i progetti finanziati e illustrati ai sindaci ci sono, i tre ospedali di comunità di Rovigo, Trecenta e Adria, per un totale di 70 posti letto e un investimento di circa 2milioni di euro. Si tratta di strutture sanitarie - ad Adria e Trecenta già attive, ma che stanno godendo di adeguamenti e ammodernamenti, mentre a Rovigo i lavori partiranno a maggio -, che offrono assistenza sanitaria a leggera intensità assistenziale e che sono finalizzati alla presa in carico dei pazienti con patologie croniche o fragilità, per rafforzare così l'assistenza intermedia, in collaborazione con i servizi ospedalieri, i medici di Medicina generale, l'assistenza sociale e quanti, a livello familiare o professionale, prestano assistenza. 


CASE DI COMUNITÀ
Notevole per il Polesine anche l'investimento per le case di comunità che, come precisa il direttore generale Pietro Girardi, sono collocate strategicamente, tenendo conto delle esigenze e specificità del territorio». Saranno cinque: a Rovigo in cittadella socio-sanitaria (avvio dei lavori in settembre), Badia Polesine (lavori iniziati l’8 aprile), Castelmassa (avvio lavori l’8 aprile), e poi a Porto Tolle e Adria, dove partiranno a maggio. L'importo finanziato con i fondi del Pnrr è di quasi 8 milioni di euro. Ai sindaci polesani, la Direzione e professionisti dell'azienda Ulss 5 polesana hanno spiegato, nello specifico, anche il funzionamento dei servizi che saranno attivati. Le case della comunità saranno aperte 24 ore su 24, sette giorni su sette e offriranno servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità alla popolazione (medici di medicina generale, continuità assistenziale e ambulatori specialistici, per fare qualche esempio). A godere dei benefici del Pnrr non sarà, però, solo la sanità del territorio.


LA TECNOLOGIA
I "lavori in corso" riguardano anche i progetti finanziati per ammodernare le tecnologie sostituendo le grandi apparecchiature sanitarie, per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro. Così, sono già stati installati e collaudati due acceleratori nucleari, due sistemi radiologici fissi (un terzo è in fase di collaudo), una tomografia a emissione di fotone singolo (Spect Ct) e un mammografo Inoltre, i fondi del Pnrr Salute finanziano anche la digitalizzazione degli ospedali, con particolare riferimento alla sicurezza informatica: l’ammodernamento digitale è già stato avviato per i servizi di Laboratorio Analisi, Suem 118, Pma e Anatomia Patologica, e seguirà anche quello dedicato ai servizi di Radiologia, Trasfusionale e Logistica del Farmaco.
La presentazione in Conferenza dei sindaci dell'avanzamento dei progetti Pnrr Salute in Polesine ha mostrato, dunque, non solo nuove opportunità ma una vera "rivoluzione". «Al centro - sottolinea il direttore Girardi - ci sono sempre il paziente e tutti i cittadini, ma oggi saranno al centro di un sistema ove le potenzialità della digitalizzazione, della telemedicina, della prossimità dei servizi potranno migliorare accesso, qualità, efficienza e sostenibilità del Sistema sanitario nazionale».

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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