Corbola. Va in scena il "Pinocchio Confidential": 140 anni di bugie raccontati da Lella Costa

Giovedì 27 Luglio 2023 di Anna Nani
lella Costa durante "Pinocchio Confidential" a Corbola

CORBOLA (ROVIGO) - Lella Costa con il suo Pinocchio Confidential ha fatto il tutto esaurito nella quarta data di Tra ville e giardini a Corbola.

Circa 250 spettatori entusiasti le hanno tributato un lunghissimo, e meritato, applauso al termine dell’ora e mezzo di monologo che l’iconica attrice ha portato in scena in occasione dei 140 anni da quando la favola di Pinocchio ha preso vita come pubblicazione a puntate sul Giornale per Bambini, uno dei primi periodici per l’infanzia usciti in Italia come inserto del quotidiano fiorentino Fanfulla, e poi il racconto è stato tradotto in 280 lingue e dialetti diversi.

Soddisfatto il sindaco Michele Domeneghetti: «È un vero piacere vedere la piazza così gremita venuta per un’importante attrice di teatro e scrittrice. Ringrazio l’organizzazione che ci permette di condividere questi piacevoli momenti». La parola è quindi passata al direttore artistico Claudio Ronda: «È l’appuntamento con uno dei libri più conosciuti al mondo che come tutti i capolavori hanno sempre qualcosa da insegnarci soprattutto per quanto riguarda la verità che è uno dei fili rossi che legano il nostro calendario. È con noi una delle più grandi attrici del nostro panorama».

LO SHOW

Entra così in scena Lella Costa che si è rivolta al pubblico: «Grazie per questa presenza, è sempre un regalo e una sorpresa, perché una delle cose più belle di questo mestiere è non dare nulla per scontato. 140 anni fa è stata pubblicata la prima edizione in volume di Pinocchio di Carlo Lorenzini in arte Collodi, Giunti editore ha sempre mantenuto un rapporto privilegiato e ha pensato di festeggiarlo proponendo un audiolibro letto da me».
L’attrice spiega quindi come è nata l’idea dello spettacolo: «Con il mio regista Gabriele Vacis amiamo lavorare sui classici nei quali ritrovare pezzi di Italia, ma anche della nostra lingua che Collodi declina in una meravigliosa varietà di gamme e interpretazioni. La cosa bella della letteratura è che permette di immaginare quello che tu hai dentro». Prima di partire poi, anticipando un po’ i consigli del Grillo Parlante, un piccolo appunto su come vivere l’esperienza teatrale: «La cosa meravigliosa di ogni evento dal vivo è che succede una volta sola, diamo valore a quello che succede qui ora».

L’ATTUALITÀ

Inizia quindi il viaggio sulle note di Paolo Fresu con Costa che contestualizza il periodo storico in cui Collodi inizia a scrivere il suo racconto a puntate su quel pezzo di legno che dopo mille peripezie divenne un bambino. Si ride molto, a volte di pancia, altre volte un riso amaro per le riflessioni che l’attrice alterna alle pagine del libro. In Pinocchio Lella Costa ravvede molte cose: la paternità assente che pesa sullo sviluppo dei figli, la figura del Grillo parlante che nella sua interpretazione ha la voce di Tina Pica, la furbizia incarnata da Pinocchio. Lella Costa dona un tono e un anima ad ogni personaggio incontrato dal burattino che nonostante abbia 140 anni sulle spalle è più attuale che mai con quel naso che cresce a dir bugie che oggigiorno prendono il nome di fakenews e quella parlantina che dice tanto per poi dire nulla.

In Pinocchio albergano tutti i vizi e le virtù di chi crede di farla sempre franca salvo poi incontrare qualcuno, il Gatto e la Volpe, che sono peggio di lui e lo gabbano. È attraverso le mille vicissitudini in cui convivono le contraddizioni dell’animo umano, oltre che italiano, che Pinocchio cambia, cresce, diventando un bambino in carne ed ossa in grado di riconoscere il bene dal male.
 

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