La carriera di Mick Schumacher è a un bivio. La Ferrari, secondo indiscrezioni, a fine anno potrebbe mettere fine al rapporto di collaborazione che prosegue dal 2019.
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Però, la possibilità di poter far parte del costruttore francese, alla ricerca di un pilota solido, non sono molte. Tanto che il primo della lista Alpine è divenuto Pierre Gasly, del gruppo Red Bull e attualmente alla Alpha Tauri (e già con un contratto in mano anche per il 2023), ma che non ha molte chance di poter tornare nel team principale diretto da Christian Horner dopo la breve avventura nel 2019 e la seguente bocciatura. Alpine e Red Bull potrebbero trovare un facile accordo per liberare Gasly e Schumacher si troverebbe la porta sbarrata. Nei giorni scorsi, a Spa, si era parlato di un possibile interesse della Williiams per il figlio di Michael. Il team inglese ha confermato Alexander Albon, ma non Nicholas Latifi. Per quel sedile c'è battaglia tra i piloti Mercedes di Formula E, Stoffel Vandoorne e Nyck De Vries (ricordiamo che il costruttore tedesco fornisce i motori alla Williams), ma Schumacher è entrato in gioco e potrebbe sparigliare le carte. Sebastian Vettel, che era molto legato a Michael Schumacher e in questi due anni ha fatto da chioccia a Mick, ha commentato: "Non ha cominciato il campionato come avrebbe desiderato, ma è cresciuto. Tuttavia, la sua monoposto non è competitiva come a inizio anno, e se non arrivi quinto o sesto è difficile essere notati. Sta comunque facendo un buon lavoro dietro le quinte".
Schumacher ad oggi ha disputato 35 Gran Premi ottenendo i primi punti nelle gare di Silverstone, ottavo, e Spielberg, sesto. Due eccellenti risultati, ma nonostante tutto il paddock appare piuttosto freddo nei suoi confronti. Le prossime settimane saranno decisive per capire se Schumacher troverà un sedile che gli permetterà di essere in F1 anche nel 2023.