Padre e figlio morti in poche ore: il 55enne feltrino non ha retto al dolore della perdita del genitore

Sabato 27 Aprile 2024 di Valerio Bertolio
tragedia ad arsiè

ARSIE' (BELLUNO) - Non avrebbe retto alla morte del padre: dopo il funerale si sarebbe diretto al lago di Corlo e lì ieri mattina è riaffiorato il suo cadavere. Una storia della disperazione quella del 55enne feltrino ritrovato morto annegato nel bacino in comune di Arsiè. Il corpo, segnalato da una persona che stava facendo canoa nelle acque, è stato recuperato ieri alle 10,15 dai vigili del fuoco. Dopo gli accertamenti del medico legale, i carabinieri, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato il via libera alla rimozione. Non servono ulteriori indagini: si sarebbe trattato di un gesto volontario.


LA STORIA
Una vita in simbiosi con il genitore quella dell’uomo.

Erano rimasti soli qualche anno fa dopo la morte della mamma-moglie. Poi domenica, un ulteriore dolore: anche il papà, la sua famiglia, è deceduto all’età di 84 anni. Ha avuto appena la forza di organizzare l’ultimo saluto che si è tenuto martedì. Poi il dolore per la perdita di quella figura di riferimento non gli ha dato tregua. Dopo qualche ora si sarebbe diretto al lago dove avrebbe messo fine alle sue sofferenze. Nei giorni successivi l’agenzia di pompe funebri ha tentato inutilmente di chiamarlo: dovevano consegnare le ceneri del padre, che era stato cremato dopo la cerimonia funebre. Chiamate senza risposta. Inspiegabili. Ieri la notizia che ha lasciato tutti sconvolti.


IL RECUPERO
Erano le 10,15 quando al lago di Arsiè, davanti alla riva di fronte al grande parcheggio di Rocca Campagna, nelle vicinanze quindi del Parco Acquatico, sono arrivati i mezzi di soccorso. Intervenuti anche i carabinieri della Stazione di Arsié, dopo una chiamata telefonica, con anche il sindaco di Arsié Luca Strappazzon e un vigile urbano. Le forze dell’ordine hanno avvertito i famigliari per l'identificazione ufficiale della salma, portata subito a riva dai vigili del fuoco intervenuti prontamente. L'identificazione del documento è rimasta chiusa nel massimo riserbo per rispetto dei medesimi famigliari che non sapevano ancora di quel che era successo. La segnalazione alle autorità, come detto, è arrivata da un uomo che si stava facendo un giro con la canoa e che purtroppo aveva notato che un corpo galleggiava nei pressi della riva prospiciente il grande parcheggio che era vuoto di mezzi data l'ora e la mattinata col cielo nuvoloso.


LA SAGOMA
Quando ha visto la sagoma galleggiare si è affrettato a remare per portare aiuto al malcapitato: ma avvicinandosi si è subito accorto che l'uomo era morto e ha chiamato le autorità che sono arrivate subito sul posto. Ma non hanno potuto fare altro che portare la salma sulla riva, coprendola poi di un telo bianco.


GLI ELEMENTI
Il Lago di Corlo in questi giorni è al massimo invaso, che alla diga del Corlo è segnalato a metri 280. Il corpo recuperato era in acqua da diverso tempo: l’uomo indossava gli stessi abiti che aveva alla cerimonia funebre del padre. Non ha lasciato nessun biglietto. Ma tutti gli elementi hanno portato all’ipotesi di un gesto volontario. La notizia della morte del 55enne si è diffusa subito nel Feltrino lasciando sgomenti chi lo conosceva. Una doppia tragedia nel giro di pochi giorni che ha colpito la sfortunata famiglia. 


IL PRECEDENTE
Dall'inizio del 2024 è la seconda persona che perde la vita nelle acque del lago del Corlo. La prima fu di una donna della zona di Valdobbiadene, recuperata dal bacino dopo che era scomparsa da qualche giorno da casa. 

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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