Scontri a Venezia, Daspo in arrivo: nel mirino 30 ultras di entrambe le squadre. Tifosi locali avrebbero provocato quelli del Bari

Martedì 12 Marzo 2024, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 17:02

LE REAZIONI

Sono finiti all’ospedale, in seguito agli scontri, tre poliziotti e due carabinieri. Uno ha riportato un’ustione da fumogeni a una gamba, un altro presentava un’ampia ferita alla mano. Gli altri hanno riportato contusioni varie di diversa entità. Sulla questione è intervenuta anche la società del Bari, condannando l’episodio.
«Al di là delle responsabilità di chi ha dato il via agli scontri, che certamente saranno appurate dalle autorità competenti, ancora una volta - scrive la società in una nota - il comportamento di pochi, che nulla hanno a che vedere con il tifo e con i valori che lo sport dovrebbe portare con sé, ha macchiato indelebilmente quella che per molti avrebbe dovuto essere una giornata all'insegna della spensieratezza, dell'aggregazione sociale e del divertimento».
Sul piede di guerra i sindacati di polizia. «Bisogna prevedere il Daspo a vita per i violenti e avviare delle campagne di sensibilizzazione insieme alle Istituzioni», commenta il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni. «Le scene di guerriglia si susseguono: solo pochi giorni fa altri 13 poliziotti feriti in Cosenza-Catanzaro e recentemente addirittura dei tifosi da Praga si sono permessi di occupare una delle piazze più belle d'Italia», aggiunge Felice Romano, segretario del Siulp.
«Chi aggredisce i poliziotti - continua o è colpito da Daspo, e chi ha la responsabilità oggettiva di tali comportamenti, deve pagare multe che consentano allo Stato di poter agire anche sui patrimoni, sulla falsa riga di quanto accade all'Agenzia delle Entrate quando persegue gli evasori». «È giunta l'ora, dunque, di vietare le trasferte alle tifoserie violente di tutte le serie fino alla fine del campionato - dice Domenico Pianese, segretario generale del Coisp - e di approvare con procedura d'urgenza i decreti sicurezza deliberati lo scorso 16 novembre dal CdM, che prevedono l'inasprimento delle pene per chi aggredisce le Forze dell'ordine».
«L'idea che si possa aggredire un poliziotto senza subire alcuna conseguenza penale - prosegue - sembra ormai essere una modalità accettata dall'opinione pubblica e da quella parte politica che nelle ultime settimane ha fomentato gli scontri e il divario tra Forze di Polizia e cittadini».

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