Lady D, oggi l'anniversario della morte. La famiglia reale, le indagini e i complotti: il giallo che prosegue da 26 anni

Giovedì 31 Agosto 2023, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 21:39

Quella morte alle 4 del mattino

Dopo aver lasciato rue Cambon e attraversato Place de la Concorde, l'auto si diresse lungo Cours la Reine e Cours Albert per poi imboccare il tunnel di Place de l'Alma. Poco dopo la mezzanotte all'ingresso del tunnel, l'autista Henri Paul perse il controllo della vettura che sbandò e andò a sbattere contro il tredicesimo pilastro di sostegno del tunnel. Mentre le vittime giacevano tra le lamiere dell'auto incidentata i fotografi raggiunsero il luogo dello schianto, chiamando i soccorsi e cercando di aiutare le vittime; alcuni scattarono anche delle fotografie. I soccorritori constatarono subito che gli airbag della vettura avevano funzionato normalmente ma che i passeggeri non indossavano le cinture di sicurezza. Dodi Al-Fayed, che sedeva nel sedile posteriore sinistro, sembrava morto al momento dell'impatto, così come Henri Paul.

L'unico sopravvissuto, la guardia del corpo Rees-Jones, era ancora cosciente al momento dell'arrivo dei soccorsi, ma soffriva di gravi lesioni al viso. Secondo le dichiarazioni dei fotografi, si poté constatare che Diana era ancora viva, sebbene gravemente ferita, e mormorò diverse volte «Oh my God» (Oh mio Dio, ndr); la trovarono distesa sul pavimento del veicolo, con la schiena rivolta verso terra, sanguinante dal naso e dalle orecchie. I vigili del fuoco tentarono inutilmente di rianimare Fayed che morì all'1,32. Paul e Fayed furono portati direttamente all'obitorio Institut Médico-Légal e non in ospedale.

La causa del decesso fu individuata tramite autopsia e fu la medesima per entrambi: rottura dell'aorta e frattura della colonna vertebrale, nella zona cervicale per Fayed. Diana fu rimossa dall'auto circa all'1:00, subì un arresto cardiaco, e, in seguito alla rianimazione praticata sul posto, il suo cuore riprese a battere e fu trasportata all'ospedale Pitié-Salpêtrière. Nonostante i vari tentativi di salvarla, le lesioni interne erano troppo estese, il cuore si era spostato nella parte destra del torace, danneggiando la vena polmonare e il pericardio. Fu dichiarata morta alle 4 del mattino. Trevor Rees-Jones riuscì a sopravvivere ma a causa dell'amnesia che ne conseguì, dell'incidente non ricordò quasi nulla.

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