Jimmy Chérizier, chi è il leader delle gang di Haiti che minaccia la guerra civile. «Pronti al genocidio»

Giovedì 7 Marzo 2024, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 12:36

Guerra civile

Haiti è il Paese più povero dell'America Latina, ed ora è praticamente all'ultima spiaggia. La grave crisi apertasi il 7 luglio 2021, quando il presidente Jovenel Moise fu ucciso nella sua camera da letto a Port au Prince, è maturata negli anni fino a diventare ora un ingestibile caos. L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani, Volker Türk, ha dichiarato che la situazione ad Haiti «è davvero insopportabile per il popolo haitiano», evidenziando che dall'inizio del 2024 i morti sono già 1.193. L'emergenza istituzionale è totale, al punto che il primo ministro Ariel Henry, reduce da un viaggio in Kenya per la costituzione della Missione multinazionale (Mmas) approvata dall'Onu, e da colloqui negli Stati Uniti, è di fatto costretto ad un esilio forzato non essendo potuto rientrare in patria con il suo aereo privato. Si trova a Porto Rico, o forse, in Giamaica. Per di più, secondo fonti giornalistiche, il premier ha ricevuto in volo la notizia che gli Usa gli consigliavano di dimettersi per permettere l'avvio di un processo di transizione.

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