Incidente a Chioggia, parla il pompiere-eroe: «Ho salvato una donna, ma piango per la morte del figlio del mio amico»

Martedì 2 Aprile 2024, 00:40 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:54

IL GESTO

E si è subito gettato in acqua. «Mi sono tolto la felpa perché temevo che il peso da bagnata mi trascinasse giù e ho raggiunto la ragazza che gridava aiuto e che batteva, era riuscita ad abbassare un po’ il finestrino. Sono riuscito a spalancare lo sportellone del baule, non so se sono stato io a far scattare la chiusura centralizzata toccando sotto la targa o qualcuno da dentro; l’ho tirata fuori, e portata all’asciutto. Era cosciente anche se confusa. Credevo fosse sola, parlava di bambini da salvare. Poi mi ha detto che c’era Daniele e parlava anche di un cagnolino. Allora sono rientrato nel canale ma nel frattempo l’auto era andata più a fondo. L’acqua era gelida, quando mi è arrivata alla gola ho cominciato ad avere difficoltà respiratorie e non ce l’ho più fatta. I due vicini che mi sono venuti a dare una mano hanno cominciato a urlarmi, torna su, torna su, è troppo freddo. Ho provato ad allungare la gamba all’interno dell’abitacolo sperando che il ragazzo potesse aggrapparsi ma è stato inutile e con l’ultimo residuo di forze ho guadagnato l’argine».

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