Blitz della banda del Rolex: il colpo messo a segno sul Lungotevere Flaminio, i banditi armati di pistola in fuga a bordo di uno scooter.
COLPI IN SERIE
Secondo gli investigatori, l’uomo sarebbe stato seguito nelle ore precedenti al colpo. I banditi avrebbero atteso prima di colpire. Ecco perché hanno chiesto di fornire orari e spostamenti. Un colpo fotocopia a quello che si era consumato la mattina del 16 dicembre alle 11 del mattino lungo viale Guglielmo Marconi (direzione Eur) quando un imprenditore, che era al volante della sua Porsche Cayenne al semaforo è stato affiancato da due uomini in sella a un motorino. «Il finestrino era abbassato e mi sono trovato con la canna della pistola puntata alla testa», aveva poi raccontato alla polizia. Quindi la minaccia: «Dacci l’orologio o ti sparo in faccia». L’uomo in quel caso aveva tentato di ribellarsi ma i due banditi sono diventati ancora più aggressivi. Temendo per la sua incolumità, alla fine aveva consegnato l’orologio da 50mila euro mentre i due si davano alla fuga. Non appena ha visto allontanarsi lo scooter, la vittima aveva ingranato la marcia scappando via. Come aveva riferito ai poliziotti, i banditi avevano un forte accento napoletano.
LE BATTERIE
E proprio in Campania si stanno concentrando le ricerche degli investigatori. Da quanto ricostruito negli ultimi mesi, le “batterie” di rapinatori in trasferta dalla Campania: arrivano in mattinata nella Capitale e prima di rientrare in giornata, mettono a segno colpi in serie. Il primo allarme in città era scattato lo scorso maggio. La notte del 25 maggio, nel mirino dei banditi era finito anche Alessio Cerci, ex attaccante della Nazionale e della Roma (fino al 2010). In quel caso l’ex calciatore, che era in macchina con la moglie e il figlioletto, era però riuscito a sfuggire dopo una corsa per le strade del centro della Capitale. Una manciata di giorni prima, il tentativo di rapina era degenerato in una sparatoria. La banda, anche in quel caso, aveva colpito in una zona trafficatissima della città: tra via Ojetti e via Luigi Capuana, nel quartiere Talenti. I due rapinatori, a bordo di uno scooter, si erano affiancati a un Suv di grande cilindrata. Al volante un imprenditore, con regolare porto d’armi, che non appena ha visto la pistola puntata contro il suo finestrino ha impugnato la sua sparando diversi colpi in aria.