Roma, torna la banda del Rolex. Imprenditore rapinato a bordo della sua Porsche: «Dacci l'orologio o ti spariamo in faccia»

L'uomo ha tentato di ribellarsi ma i due banditi sono diventati ancora più aggressivi

Sabato 16 Dicembre 2023 di Flaminia Savelli
Roma, torna la banda del Rolex. Imprenditore rapinato a bordo della sua Porsche: «Dacci l'orologio o ti spariamo in faccia»
"Agganciato" in pieno giorno, minacciato con una pistola e rapinato del Rolex. L'allarme è scattato alle 11 del mattino lungo viale Guglielmo Marconi (direzione Eur) mercoledì quando un imprenditore, che era al volante della sua Porsche Cayenne al semaforo è stato affiancato da due uomini in sella a un motorino. «Il finestrino era abbassato e mi sono trovato con la canna della pistola puntata alla testa», ha poi raccontato alla polizia. Quindi la minaccia: «Dacci l'orologio o ti sparo in faccia». L'uomo ha tentato di ribellarsi ma i due banditi sono diventati ancora più aggressivi. Temendo per la sua incolumità, ha consegnato l'orologio da 50mila euro mentre i due si davano alla fuga. Non appena ha visto allontanarsi lo scooter, la vittima ha ingranato la marcia scappando via.

CACCIA ALLA BANDA

Sono stati gli agenti delle Volanti del distretto San Paolo a intervenire per primi sul posto e avviato le indagini. Il rapinato, Claudio L., imprenditore romano, ha fornito una descrizione dei banditi e dello scooter, un Honda Sh. Gli agenti di polizia hanno avviato una prima battuta di caccia tra viale Marconi e l'Eur ma dei rapinatori non c'era più traccia.
Gli investigatori hanno proceduto anche con il sequestro di alcune telecamere di video sorveglianza non solo del luogo del colpo, ma anche delle vie limitrofe. Gli occhi elettronici potrebbero infatti aver ripreso gli istanti della fuga e quindi, la targa dello scooter.

LE INDAGINI

Secondo gli investigatori l'imprenditore sarebbe stato seguito, forse anche per diversi giorni, prima della rapina. Ecco perché i poliziotti hanno richiesto alla vittima di fornire orari e itinerari gli spostamenti. «Non mi son reso conto di nulla» ha sottolineato l'imprenditore agli investigatori: «Quando mi sono reso conto di cosa stava accadendo, era troppo tardi: l'arma era già puntata contro di me». Un nuovo allarme della "banda del Rolex" che tra maggio e giugno ha messo a segno una lunga serie di colpi lampo per le strade della Capitale. Nel mirino dei rapinatori - la notte del 25 maggio- era finito anche Alessio Cerci, ex attaccante della Nazionale e della Roma (fino al 2010). In quel caso l'ex calciatore, che era in macchina con la moglie e il figlioletto, era però riuscito a sfuggire dopo una corsa per le strade del centro della Capitale. Una manciata di giorni prima, il tentativo di rapina era degenerato in una sparatoria. La banda, anche in quel caso, aveva colpito in una zona trafficatissima della città: tra via Ojetti e via Luigi Capuana, nel quartiere Talenti. I due rapinatori, a bordo di uno scooter, si erano affiancati a un suv di grande cilindrata. Al volante un imprenditore, con regolare porto d'armi, che non appena ha visto la pistola puntata contro il suo finestrino ha impugnato la sua facendo fuoco. Solo per un caso nessuno era rimasto ferito.
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