Venezia blindata per il G7, oggi il vertice. La rabbia dei commercianti: «Restiamo chiusi senza rimborsi e non ci hanno avvertito»

Giovedì 9 Maggio 2024 di Marta Gasparon
Venezia blindata per il G7, oggi il vertice. La rabbia dei commercianti: «Restiamo chiusi senza rimborsi e non ci hanno avvertito»

VENEZIA - Una Venezia blindata per il G7 dei ministri della Giustizia, a cominciare dall'area limitrofa alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, dove l'evento avrà luogo oggi e domani. Già da ieri le forze di sicurezza hanno iniziato a circoscrivere l'area del vertice, controllando calli ed edifici.
Dalla mezzanotte di ieri fino alle 16 di domani un'ordinanza del comando della Polizia locale ha stabilito che sarà interdetta la circolazione in calle de la Laca, dall'intersezione con quella del Campazzo, fino al campiello San Giovanni. Mentre dalla mezzanotte di oggi lo è anche in calle del Magazen, dall'incrocio con calle del Tabacco, in calle de l'Ogio (da campiello San Giovanni fino a rio Marin), in calle Zane dall'intersezione con campiello de la Scuola fino a quella con ramo del Forner, in rio Marin, dal ponte del Cristo fino a calle de l'Ogio, e in campiello e ramo del Forner, dall'intersezione con calle de l'Ogio fino alla Zane.
L'ordinanza consente il transito solo ai residenti e turisti che alloggiano nelle strutture ricettive lì presenti, previa esibizione di titolo idoneo.

E che stabilisce anche che la Polizia locale potrà dirottare il traffico pedonale e organizzarlo attraverso sensi unici temporanei.

RESIDENTI E COMMERCIANTI

Ieri intanto non è mancato chi, ignaro dell'ordinanza, ha raggiunto calle de la Laca nel tentativo di attraversarla, venendo dirottato dalle forze dell'ordine presenti nell'area in un notevole dispiegamento, con scudo e caschi ancora "parcheggiati" in calle de l'Ogio, prima dell'avvio del vertice. Fino alle 14 di domani sarà inoltre presente un posto di controllo ai Pili, per i mezzi in entrata in città, per prevenire l'eventuale trasporto di materiali pericolosi. Controlli che potrebbero causare rallentamenti e restringimenti sulla circolazione.
Intanto i commercianti di calle de l'Ogio non nascondono il malumore per due giornate che inevitabilmente penalizzeranno le loro attività, costrette allo stop per motivi di sicurezza. Lamentando soprattutto la poca chiarezza con cui la situazione è stata gestita. «Non discuto certo la legge: se ci dicono di rimanere chiusi o che per soli due giorni non sono previsti rimborsi, va benissimo così commenta Elisa Zaffina, del negozio di gioielli "La Colombina Venezia", da lei realizzati a mano Ma le cose sono state fatte in maniera un po' approssimativa, senza una corretta comunicazione. Ho saputo che avrei dovuto tenere chiuso il negozio solo perché sono passati un momento a riferirmelo, quando l'ordinanza del prefetto nessuno di chi lavora qui l'ha ancora vista. Accetto le leggi, ma che almeno ci venissero comunicate».
«Quel che è certo osserva Kanzad Shareet, della bottega di maschere "La commedia" è che questa chiusura causerà una perdita economica, oltretutto in un momento dell'anno in cui la stagione è iniziata. Riapriremo sabato».
Fabio Tantimonaco, titolare della tabaccheria "N.59", confessa dubbi e incertezze a poche ore dall'avvio del G7. «Venerdì scorso la Polizia ci aveva avvisati che avremmo ricevuto una Pec con le varie indicazioni, ma non è arrivato nulla dice lui Anche l'ordinanza delle aree effettivamente interdette non è chiarissima. Domani (oggi, ndr) vedremo se in quanto tabaccheria potremo tenere aperta o meno l'attività».
Lo sarà sicuramente, almeno per qualche ora, il bar "Al cafetier" di Sabrina Rabini, per garantire un servizio alle forze dell'ordine presenti. «Bene afferma che ci sia tutta questa sicurezza». Adriana Gatto, di Cannaregio, si dice infine contraria alla scelta della Scuola Grande San Giovanni Evangelista: essendo nel cuore della città, per lei mal si abbina alla massima sicurezza e crea disagi a chi nell'area abita o lavora.

AGGIORNAMENTO

Alle 17 è iniziata la manifestazione dei centri sociali contro quello che hanno definito «il G7 dell'(IN)giustizia, contro la guerra, contro il genocidio in Palestina, per la libertà e i diritti di tutti’. Tra i temi della contestazione al ministro Carlo Nordio il caso di Ilaria Salis. Il punto di ritrovo è il piazzale della stazione di Venezia Santa Lucia.

Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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