Incidente sul lavoro alla Draxton. Il parapetto che doveva garantire la sicurezza crolla e colpisce al volto una lavoratrice

Mercoledì 27 Settembre 2023 di Francesco Campi
Incidente sul lavoro alla Draxton

ROVIGO - Un intervento di messa in sicurezza che ha finito per provocare un infortunio sul lavoro all'interno della fonderia Draxton, con una lavoratrice che si è gravemente ferita al volto a causa della caduta di un parapetto da un'altezza considerevole. Il grosso manufatto metallico, che doveva servire per evitare cadute e che invece è caduto esso stesso, avrebbe colpito la lavoratrice dopo essere rimbalzato a terra, quindi non direttamente, cosa che visto il peso, avrebbe potuto provocare anche conseguenze letali.

L'incidente sul lavoro è avvenuto poco dopo le 16 e non ha coinvolto una dipendente della fonderia, bensì di una ditta di carpenteria incaricata dall'azienda di collocare delle paratie di protezione.

Il parapetto, simile per foggia a quelli che si trovano anche in alcuni tratti stradali, è caduto mentre era in corso il suo sollevamento con un carrello elevatore. Ovviamente la dinamica dell'incidente è oggetto di indagini e valutazioni da parte degli ispettori dello Spisal, il Servizio prevenzione igiene e sicurezza a negli ambienti di lavoro dell'Ulss Polesana, che ha competenza specifica. Quello che è certo è che in un primo momento il fatto ha creato grandissima apprensione all'interno della fonderia, perché il pesante pezzo di ferro ha provocato una profonda lacerazione alla lavoratrice, che ha iniziato a perdere sangue in modo copioso. Sangue che scendeva lungo il volto e che non permetteva di capire, almeno ai presenti, se l'impatto avesse interessato anche l'occhio.


I SOCCORSI
Immediatamente sono state attivate tutte le procedure di primo soccorso e in brevissimo tempo sono accorsi gli operatori del 118 che sembrano aver escluso, almeno in prima battuta, lesioni dirette all'occhio, anche perché la donna, che è sempre rimasta cosciente, pur scossa per l'infortunio, ha detto che ci vedeva ancora. La ferita, sempre secondo le prime risultanze, sarebbe stata pochi centimetri più in alto, sull'arcata sopracciliare e su parte della fronte. Un punto comunque molto delicato, tanto che il Suem ha optato per un suo trasporto all'ospedale di Padova perché nel caso si fossero resi necessari interventi urgenti di ricomposizione di fratture o di sutura di precisione, è stata ritenuta più adeguata l'equipe del reparto di chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale padovano.


I vertici aziendali della fonderia, che dal 2016 è entrata nella galassia Gis, il Grupo Industrial Saltillo, che ha incorporato la Infun, rendendo il polo rodigino un impianto produttivo di componenti in ghisa del proprio marchio automotive Draxton, hanno subito aperto un canale di dialogo con i rappresentanti sindacali, anche se con i tempi degli accertamenti medici e di quelli tecnici sulla dinamica, ancora nella tarda serata di ieri non erano disponibili informazioni certe, per le quali bisognerà attendere la giornata di oggi.


GLI ULTIMI EPISODI
Il 10 settembre scorso si è verificato un altro incidente rilevante, alla Geberit di Villadose, con un operaio che si è ferito a un braccio mentre stava lavorando con un tornio. Lesioni gravissime, che hanno reso necessario un intervento di ricostruzione dell'arto, anche se l'operazione sembra essere andata bene, visto che l'uomo avrebbe già iniziato un recupero, seppur parziale, della mobilità della mano. Il 17 agosto a ferirsi gravemente a una mano è stato un giovane che lavorava al ristorante Marina '70 di Scardovari, che stava pulendo un'impastatrice.


«Purtroppo registriamo l'ennesimo infortunio sul lavoro - sottolinea Mirco Bolognesi della Uilm - con il paradosso che sia avvenuto in occasione di un intervento di messa in sicurezza. Questo conferma come bisogna sempre mantenere alta l'attenzione, soprattutto quando ci sono dei carichi sospesi che rappresentano sempre un rischio e che devono sempre essere assicurati in modo corretto».


Da parte sua, il segretario generale della Cgil Pieralberto Colombo nota con amarezza come «la frequenza di infortuni gravi conferma che nonostante tutto, non si sta facendo tutto il possibile per evitarli, a cominciare dal dare strumenti e risorse a chi deve vigilare».

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