Ancora furti nel Sacilese.
Se nelle due case di Vigonovo hanno rovistato nelle varie stanze finché non hanno trovato monili in oro, lasciando poi uno scenario che fa immaginare alla rapidità del colpo, a Sacile la banda si è intrattenuta più a lungo all'interno dell'abitazione, incurante del rischio che il proprietario rientrasse e li sorprendesse in azione. Anche in questo caso hanno buttato all'aria cassetti e armadi, compresi quelli che si trovano nelle camere dei bambini. Ma quando hanno trovato una piccola cassaforte, hanno cominciato a lavorare con una flex portatile, di quelle elettriche, insistendo finché non sono riusciti ad aprirla e a impadronirsi del contenuto. A Sacile è intervenuta anche la sezione delle Investigazioni scientifiche di Pordenone nel tentativo di trovare tracce utili alle indagini, ad esempio qualche impronta o qualche profilo genetico. È possibile che la banda sia la stessa che ha agito a Vigonovo e forse, nei giorni scorsi, nelle altre abitazioni prese di mira a Fontanafredda.
Il sospetto è che i furti siano riconducibili a diverse batterie di ladri, perché stanno facendo disastri tra le province di Pordenone e Treviso, per non parlare dell'Udinese. Sono veloci, spregiudicati e hanno al seguito ogni tipo utensile per aprire porte e finestre. Girano in auto, che poi lasciano a poca distanza dagli obiettivi, girando a piedi. Si esclude che possano essere gli autori del furto delle ruote sull'Audi A3 parcheggiata nello stallo dei disabili in via Europa Unita a Fontanafredda (è avvenuto dopo l'una di notte). O del furto di un'Alfa Romeo, una Giulietta rossa, rubata sempre domenica notte in via Trentino a Porcia. Il proprietario, disperato, ha denunciato il furto ai carabinieri e hanno un appello sui social pregando chiunque fosse in grado di aiutarlo di contattarlo.