Costruire nuove strutture per ospitare testate nucleari in Bielorussia: questo il nuovo piano di Putin. A riverarlo, una nuova indagine del "New York Times" basata sull'analisi di alcune immagini satellitari. Secondo il quotidiano statunitense, l'area scelta dalla Russia sarebbe un deposito di munizioni militari a 190 chilometri dal confine con l'Ucraina, vicino alla città di Asipovichy.
L'indagine
«Un sistema di difesa aerea appena aggiunto, un punto di controllo di sicurezza distintivo e una tripla recinzione attorno a un bunker».
Le immagini
Un piano, quello delle strutture nucleari in Bielorussia, anticipato dal presidente Putin già lo scorso anno, e per questo motivo monitorato dal "New York Times". Analizzando immagini e foto satellitari e parlando con esperti di armi nucleari e controllo degli armamenti, il quotidiano è riuscito a tracciare la nuova costruzione, iniziata nel marzo 2023: «Il sito si trova a 120 miglia a nord del confine ucraino, in un deposito militare vicino alla città di Asipovichy. Alcune delle strutture di recente costruzione hanno caratteristiche uniche per gli impianti di stoccaggio nucleare nelle basi all’interno della Russia. Ad esempio, una nuova area altamente sicura è circondata da tre strati di recinzione, oltre al perimetro di sicurezza esistente dell’intera base. Un altro segno rivelatore è un'area di carico coperta collegata a quello che sembra essere un bunker sotterraneo nascosto dell'era sovietica», scrive il giornale.
Il parere degli esperti
Secondo Hans Kristensen della Federation of American Scientists, che ha analizzato il sito, «gli sviluppi nucleari in Bielorussia sembrano progettati per innervosire gli stati membri più orientali della NATO, ma non daranno alla Russia un nuovo significativo vantaggio militare nella regione». Sempre secondo il Times, è possibile però che ci siano altri luoghi in Bielorussia dove la Russia stia immagazzinando testate, tanto che il Cremlino potrebbe averne addirittura spostate alcune nella posizione di Asipovichy. Nessuna risposta al momento dal Ministero della Difesa russo o da quello bielorusso.