Difficile riuscire a trovare qualcosa a cui Beppe Grillo non abbia pensato negli ultimi vent'anni.
Dalla politica in rete al mondo senza connessioni
Chiunque abbia conosciuto e visto la crescita anche mediatica oltre che politica di Beppe Grillo sarebbe d'accordo col dire che molti dei pilastri dell'ideologia grillina ora sono cambiati. Indietro nel tempo ci si ricorda di un Beppe Grillo che mostrava l'importanza delle nuove tecnologie, parlava di nuove organizzazioni urbane, nuovi metodi di trasporto, nuove forme di comunicazione, nuovi concetti di sviluppo sociale. Ma più di tutti ha creduto in una nuova forma politica il cui grande consenso ottenuto si basava unicamente sulla forza dei social network.
La controrivoluzione grillina
Oggi, di quell'uomo sembra rimanere ben poco. Beppe Grillo, colui che nella pratica ha inventato la politica in rete e che sul web ha creato il Movimento 5 Stelle, di rimanere connesso non ha più voglia. E sul suo blog lancia la sua controrivoluzione: ora stacchiamoci tutti dalla rete. Lo spiega Grillo in un post del 28 dicembre dal titolo: «Offline è il nuovo lusso». Dopo aver creduto e portato avanti per anni una visione di comunicazione (soprattutto politica) davanti allo schermo del pc Beppe Grillo esordisce «tutta questa connettività non ha migliorato affatto la comunicazione tra le persone. Sembra che più ci scambiamo messaggi, più diventano banali le nostre interazioni». Una connettività che sembra non fare bene nemmeno alle più giovani generazioni, il fondatore del M5s ricorda: «Alcuni anni fa, molti educatori credevano che sarebbe stata una grande idea consentire agli studenti di portare computer e cellulari in classe per l’uso durante le lezioni. Tuttavia hanno rapidamente scoperto che ciò stava effettivamente rendendo gli studenti più distratti e impedendo loro di interagire e partecipare. Ora molti chiedono agli studenti di depositare i loro telefoni e tablet. Questo li costringe a prestare attenzione gli uni agli altri e ad imparare gli uni dagli altri».
Il club dei disconnessi
Secondo Grillo sono molte le persone che condividono i suoi timori, una sorta di club di tutti coloro che vorrebbero vivere staccandosi completamente dal wifi. «C’è un gruppo crescente di persone che vogliono staccare la spina di tanto in tanto, che scelgono di disconnettersi e sono disposti a pagare un prezzo elevato per questa libertà da Internet", afferma Grillo. Una controrivoluzione che vede già gran parte del resto del mondo assolutamente in linea, "In Brasile", continua, "c’è una marca di birra che fa pubblicità con un frigorifero che blocca i segnali degli smartphone, così come un bar, sempre in Brasile, che utilizza bicchieri che si reggono solo se posizionati sopra i cellulari, contro i clienti antisociali. A New York, lo scorso anno, un gruppo di ragazzi ha creato il Luddite Club, un club in cui per poter accedere non si deve fare uso di smartphone e social network»”.
Nuova parola d'ordine disintossicazione, il fondatore del M5s consiglia tutti di scaricare una app che segnala i luoghi paese per paese dove è impossibile restare connessi perché ancora privi di segnale, si chiama l'app White Spots. Cosa fa? «Mostra le centraline dei telefoni cellulari che comunicano tutto il giorno con i nostri smartphone e tablet. Le aree con servizio Internet e copertura del telefono cellulare sono mostrate in nero sulla mappa del mondo dell’app. I punti bianchi sono le aree in cui non è ancora disponibile un servizio Internet. Le persone cercano deliberatamente quei punti bianchi. Provatela".
Un rinnovato Beppe Grillo che si propone di cambiare le regole del gioco a cui lui stesso per anni ha giocato (e inventato). Forse a spingerlo è la prospettiva di una società basata su una logica diversa, un nuovo esempio di città sostenibili. Tutto sta a vedere se la mancanza di connessione riesca a mantenere le persone vicine da disconnesse, in un paese in cui quei punti bianchi ormai sono ben pochi. Una controrivoluzione quella grillina dove non manca qualche contraddizione.