Ciro Grillo, domande "intime" alla ragazza. Lei: «Mi sono sentita una preda». Il legale: «Interrogatorio da Medioevo»

L'udienza riprenderà domani alle 10 con il prosieguo dell'esame della ragazza, principale accusatrice dei 4 amici ligure

Mercoledì 13 Dicembre 2023
Ciro Grillo, la ragazza in aula: «Mi sono sentita una preda». Mostrati solo frame del video

Ruota attorno alla credibilità della principale accusatrice di Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s) e tre suoi amici liguri Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, la raffica di domande che l'avvocata Antonella Cuccureddu, del pool della difesa dei quattro, sta continuando a porre alla giovane italo-norvegese che è chiamata per la terza volta sul banco dei testimoni a fornire la sua versione dei fatti nel processo per violenza sessuale di gruppo che si sta svolgendo a Tempio Pausania. Per la legale si tratta di domande minuziose dovute alla «sequela di non ricordo» e sulla scorta delle dichiarazioni rese ai carabinieri e al pm in sede istruttoria.

Alcune anche di dettagli sugli atti compiuti dai quattro e le reazioni della ragazza, la principale accusatrice, che si trovava in quella serata in compagnia con l'amica, altra presunta vittima di abusi per delle foto hot scattate, sempre nel luglio del 2019, a Porto Cervo. Per la parte civile della teste, invece, anche quello di oggi - dopo le udienze del 7 e 8 novembre - è stato un racconto «molto chiaro».

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«Mi sono sentita una preda»

«Mi sono sentita una preda», ha detto la giovane italo-norvegese che all'epoca dei fatti era 19enne, secondo quanto ha riferito il suo legale Dario Romano al termine dell'udienza a porte chiuse. Qualche momento di emozione, qualche lacrima, ma poi il racconto è proseguito, stavolta senza interruzioni, se non quella iniziale dovuta a un inconveniente tecnico.

 

Legale della ragazza: «Un interrogatorio da Medioevo»

«Ma se aveva le gambe piegate, come hanno fatto a toglierle i pantaloni?». Oppure: «Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?». E ancora: «Come mai non ha reagito con un morso durante il rapporto orale?». Sono soltanto alcune delle decine di domande a raffica poste oggi, in oltre cinque ore di deposizione, alla giovane italo-norvegese che ha denunciato Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S e tre suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria di stupro di gruppo. A fare le domande è stata l'avvocata Antonella Cuccureddu, legale di Francesco Corsiglia. «È stato un interrogatorio da Medioevo», si lascia scappare alla fine dell'udienza l'avvocato Dario Romano, legale di parte civile della giovane, che difende con l'avvocata Giulia Bongiorno, oggi assente per impegni istituzionali al Senato. Domande anche molto intime, con riferimenti particolari a posizioni, che alla fine dell'udienza hanno portato la giovane a dire: «Mi sento svuotata, sono esausta, mi viene da vomitare», prima di lasciare il Palazzo di giustizia di Tempio Pausania, in Sardegna.

In aula solo i frame del video

Ma nell'aula oggi si attendeva di vedere i tre spezzoni di video che immortalerebbero i fatti accaduti nella villetta della famiglia Grillo in Costa Smeralda. Invece, solo foto e messaggi, mentre le sequenze di immagini registrate coi telefonini potrebbero essere proiettate domani. E già si annuncia una nuova battaglia tra i legali: «Il testimone è a disposizione del tribunale. Ovviamente nel rispetto della sua persona. Sicuramente c'è una vittima che va rispettata», ha messo le mani avanti l'avvocato Romano dello studio Bongiorno. Già oggi però si è scesi più sul particolare. «Poiché nel racconto della scorsa udienza non aveva specificato alcune cose, ho dovuto fare le stesse domande per poter formulare le contestazioni. E quindi, individuando pagina e riga di quello che la ragazza aveva risposto, ho fatto le contestazioni sui singoli momenti - ha spiegato ai cronisti l'avvocata Antonella Cuccureddu - Nei processi si ricostruiscono i fatti, e il fatto di cui discutiamo è di violenza sessuale. Non c'è niente di intimo in una violenza sessuale: è una violenza se è una violenza oppure è una cosa intima, o è l'una o è l'altra». Intanto emerge un particolare: Francesco Corsiglia in aula nelle sue dichiarazioni spontanee che ha rilasciato alcune udienze fa, «ha detto chiaramente di non essere stato presente all'episodio di violenza sessuale di gruppo», ha svelato la stessa Cuccureddu che domani, dalle 10, riprenderà l'esame della principale accusatrice dei quattro per un'altra udienza che si annuncia ancora una volta fiume.

Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 00:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA