Giancarlo Magalli: «Anna Falchi porta ancora rancore per un mio rimprovero a Domenica In»

Sabato 21 Ottobre 2023 di Luca Uccello
Giancarlo Magalli: «Anna Falchi mi porta ancora rancore per un mio rimprovero a Domenica In»

Dopo essere rimasto fermo per oltre un anno tra chemioterapia, fisioterapia e radioterapia a causa di un linfoma alla milza Giancarlo Magalli è tornato sul piccolo schermo. 

Oggi lo storico volto Rai è ospite fisso de I fatti vostri, il programma di Michele Guardì che ha condotto per ben ventuno edizioni (di cui quindici consecutive) e che oggi è presentato da Tiberio Timperi e Anna Falchi.

Magalli è protagonista di una rubrica divulgativa settimanale dedicata agli uomini che hanno cambiato la storia. Ma rientrare nel giro racconta a Nuovo Tv non è stato semplice: «La difficoltà nasce dal fatto che i tuoi format sono stati fagocitati da altri. Per me non c’era più niente. Ho faticato per ricominciare».

Giancarlo Magalli ha un rapporto ottimo con Flora Canto. Stessa cosa non si può dire con Anna Falchi?

«Non abbiamo un rapporto affettuoso. Anna è una grande portatrice di rancori. Nel 1999 io conducevo Domenica in e lei arrivò a metà anno, per sostituire Valeria Mazza, con un atteggiamento spavaldo, ingiustificato per il suo curriculum. Un giorno, in diretta, raccontò di sua iniziativa una barzelletta sporca. A fine puntata la presi da parte per rimproverarla e lei rispose che era abituata a improvvisare. Le dissi che non doveva improvvisare, ma pensare. Non me l’ha mai perdonato e io non l’ho mai più voluta nei miei programmi».

Problemi anche con l'ideatore del programma Guardì? «Non ho mai litigato con lui, ho solo espresso un certo rammarico perché, quando girava in vari programmi per parlare del suo libro, citava, come conduttori de I fatti vostri, Frizzi e Castagna. Mai me». Poi ancora: «Lui aveva capito che Salvo Sottile che ha condotto le ultime due edizioni del format, mi “soffriva” e per non disturbarlo non mi citava mai. Allora dissi: “Se per farsi citare da Guardì bisogna morire, allora va bene che non mi nomini”. Ogni volta che apro bocca dicono che sparo a zero. Però non è mai veramente così». Non è vero? «Sono una persona dolcissima io».

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