Era veneta la prima donna a laurearsi

Il titolo in Filosofia nel 1678 a Padova, abbattendo radicate barriere culturali

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Venerdì 29 Marzo 2024
Era veneta la prima donna a laurearsi

Il diritto allo studio per secoli non è stato garantito alle donne, e l’Italia di certo non ha fatto eccezione. Ma proprio il nostro Paese, e precisamente il Veneto, ha dato i natali a quella che diverse fonti considerano la prima donna laureata al mondo. Si tratta delle veneziana Elena Lucrezia Corner Piscopia, che grazie alla sua intelligenza e al suo amore per il sapere riuscì ad abbattere la barriera di una cultura che vedeva come “uno sproposito dottorar una donna”, al punto che sarebbe stato un “renderci ridicoli a tutto il mondo”. Proprio queste furono le parole con cui il vescovo e cancelliere dello Studio di Padova, il cardinale Gregorio Barbarigo, si oppose alla richiesta avanzata dal padre della Corner di assegnarle la laurea in teologia. Titolo che arriverà per lei solo il 25 giugno 1678 ma non in Teologia, bensì in Filosofia. Il risultato fu il frutto di un compromesso trovato dal nobile padre Giovan Battista Corner e lo stesso cardinale Barbarigo, ma anche della persistenza e della profonda cultura acquisita da una donna che, fin da giovanissima, aveva iniziato a mostrare il suo talento.

Una vita di studio

Elena Lucrezia Corner Piscopia era la quinta dei sette figli di Giovan Battista Corner - appartenente a una delle più prestigiose famiglie del patriziato veneziano - e di Zanetta Boni.

Si trattava allora di una famiglia che attribuiva grande prestigio ai successi in campo culturale dei propri membri, e proprio per questo Giovan Battista, quando si accorse dell’intelligenza e della propensione allo studio della figlia, ne favorì in tutti i modi un percorso di istruzione che all’epoca era inusuale per una ragazza.

Elena, per seguire il percorso tracciato dall’amato padre, scelse addirittura di venire a compromessi con la sua vocazione religiosa facendosi nel 1665 oblata benedettina, una scelta che le permise di osservare la regola dell’Ordine evitando però la reclusione monastica. Da qui la possibilità di ottenere un’educazione curata da personaggi quali il matematico e filosofo Carlo Rinaldini, che la istruì nella filosofia, e il professor Felice Rotondi, per quanto riguarda la teologia. Tale preparazione -  in realtà ben più estesa di quanto appena accennato, comprendendo anche nozioni di scienze e la conoscenza di diverse lingue - la rese presto nota tra gli studiosi italiani per la sua erudizione. 
Ultimo aggiornamento: 18:30

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