Meloni e Giambruno, perché lei ha salvato l'indipendenza da un compagno mai diventato "first gentleman"

Venerdì 20 Ottobre 2023, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 09:03

La sofferenza per essere il "numero due"

Chi ha avuto modo di osservare Andrea in qualche occasione pubblica e mondana - per esempio alla prima della Scala nel dicembre scorso - si accorgeva all’istante di come Giambruno soffrisse la condizione di numero due, di come gli desse fastidio il silenzio che Giorgia gli imponeva, di quanto le luci della ribalta tutte per lei e lui ridotto a figura di contorno - come una First Lady d’altri tempi - lo facessero stare stretto nel suo smoking. Lui che è un tipo estroverso, e pure troppo come di vede dai filmati di Striscia la Notizia, costretto a snaturarsi in un silente accompagnatore.

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Lui abituato a troneggiare sul video, da telegiornalista, a rendersi quasi invisibile o ad essere considerato solo in quanto “marito” le cui parole al tiggì valevano esclusivamente in riferimento a lei (conviene o danneggia Giorgia quel che ha appena detto Andrea? E’ mai possibile che Giorgia non lo freni o a lei sta bene che lui straparli e scivoli sulle parole?). La paura prettamente maschile di essere un minore rispetto alla donna con cui ti accompagni, la sindrome del numero 2, la condizione dell’accompagnatore sono tutti elementi che compongono il caso Giambruno e che stanno alla radice della fine del rapporto. No, Andrea non poteva sopportare il declassamento.

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