MESTRE - Due anni e otto mesi di reclusione per aver scippato un'anziana signora in centro a Mestre, facendola cadere a terra. È la condanna inflitta ieri mattina a Bojlel Chihabe, il trentunenne di nazionalità tunisina arrestato e tutt'ora in carcere per un episodio avvenuto lo scorso 18 marzo. La sentenza è stata emessa dalla giudice Michela Rizzi a conclusione di un processo celebrato con rito abbreviato, e dunque con la concessione dello sconto di un terzo della pena. La rappresentante della pubblica accusa aveva sollecitato una pena ben più pesante - cinque anni e mezzo di carcere - alla luce dei precedenti dell'imputato.
Il difensore di Chihabe ha chiesto la revoca della misura cautelare e la giudice si è riservata di decidere entro i prossimi cinque giorni.
Il fatto
Il trentunenne fu arrestato dalla Polizia locale che lo stava tenendo d'occhio in quanto lo sospettava di essere l'autore di due analoghi furti con strappo messi a segno il giorno precedente ad altre due anziane donne. Chihabe, in sella ad una bicicletta, si avvicinò alle spalle di una donna di 85 anni, all'incrocio tra via Cappuccina e via Costa, e le strappò la borsetta, facendola cadere sull'asfalto. L'episodio di violenza fu ripreso anche da una telecamera di sicurezza presente nella zona.
Inizialmente l'imputato aveva annunciato l'intenzione di risarcire la vittima, ma finora non lo ha fatto, non potendo dunque usufruire del conseguente sconto di pena.
Sempre ieri, nella caserma dei carabinieri di via Miranese, ha messo nero su bianco la sua denuncia Nadia C., 80 anni, madre del tabaccaio di piazza Ferretto, Michele Rallo, e rapinata lunedì a mezzogiorno della collana d'oro, mentre stava andano a buttare l'immondizia nello spazio veritas in piazzale Candiani. «Mamma sta male - raccontava ancora ieri Rallo - Si fanno sentire le ferite dovute alla caduta e alla rapina della collana.
I carabinieri acquisiranno le immagini delle telecamere di sicurezza di Veritas, del Comune e del Donatello nella speranza di individuare il rapinatore. «Per la collana - conclude Rallo - siamo disposti a dare una grande ricompensa a chi dovesse trovarla».