Partitella alle 3 di notte dopo la fine del Ramadan, «Questa cosa non andava fatta. Subito richiamati all'ordine»

Il centrodestra chiede una commissione consiliare urgente sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati

Martedì 19 Marzo 2024 di Camilla De Mori
Partitella alle 3 di notte dopo la fine del Ramadan, «Questa cosa non andava fatta. Subito richiamati all'ordine»

UDINE - Il centrodestra chiede una commissione urgente sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati. La proverbiale "goccia", dal punto di vista della minoranza, è stato l'episodio accaduto l'altra notte nel parcheggio fuori dalla Casa dell'Immacolata, dove, verso le 3 del mattino, dopo la cena di chiusura della giornata di digiuno per il Ramadan, alcuni ragazzini si sono messi a giocare a pallone.

E più di qualche vicino non ha gradito.


IL PRESIDENTE
«I circa 60 ragazzi che osservano il digiuno del Ramadan, anche l'altra sera hanno cenato verso le 2.30. Dopo circa mezz'ora i primi hanno finito. Uno dei due assistenti notturni che controllavano la mensa ha sentito il rumore del pallone, è uscito e ha visto che nove ragazzi stavano giocando a calcio nel parcheggio, una partita Egitto contro il resto del mondo, e li ha richiamati all'ordine. Il notturno mi ha detto che avranno giocato dai 10 ai 15 minuti», ricostruisce il presidente dell'Immacolata Vittorino Boem. «È chiaro che questa cosa non andava fatta, ma va detto che dopo essere stati richiamati, sono rientrati in meno di 5 minuti. Questo non vuol dire che non capisca il disagio di chi abita di fronte. In una situazione che sappiamo benissimo quanto è tesa in tutta la città, toccando ferro, questo Ramadan sta andando via sufficientemente liscio. Tutte le azioni messe in atto hanno prodotto degli effetti». Insomma, Boem non lo dice, ma a nessuno sfugge che un pallone non è un coltello. Certamente la partita nel cuore della notte «non va fatta e sarà utile anche questo per far capire ai ragazzi che ci sono determinati comportamenti da rispettare». Ma è proprio la comunicazione in certi casi a essere complicata, anche in virtù del fatto che «alcuni di loro sono analfabeti». Il 60% degli ospiti all'Immacolata è di origine egiziana, «in gran parte arrivano da aree rurali e dalle periferie della città e in buona parte parlano solo arabo, ma spesso non sanno nemmeno scrivere o leggere in arabo». Dopo gli altri episodi che avevano coinvolto gli ospiti dell'Immacolata, la struttura si è data da fare. «Un imam di Udine ci sta aiutando nella gestione. È venuto a incontrare i ragazzi per spiegare loro l'importanza del Ramadan e del rispetto delle regole e ci ha dato la sua disponibilità a incontrare i ragazzi più complicati a piccoli gruppetti». Per il futuro «la nostra proposta è quella di costruire una nuova struttura con moduli da 16 posti, più facilmente gestibili, anche per diversificare le attività e per gestire anche altri tipi di comunità. Questi moduli saranno destinati a sostituire l'attuale edificio. Servono circa 5 milioni, noi ne abbiamo almeno la metà. Avremmo piacere che tutti coloro che sono interessati al problema si sedessero a ragionare. Pensiamo comunque di fare con i soldi che abbiamo 2 o 3 moduli, nell'area del parcheggio, per avere una nuova struttura in un paio d'anni. I numeri si ridurrebbero», dice Boem.

Rissa furibonda tra 20 ragazzini ospiti del Centro dell'Immacolata a Udine


CENTRODESTRA
«La situazione sta sfuggendo un po' di mano - sbotta Luca Onorio Vidoni, capogruppo FdI -. Non è possibile che nel pieno della notte gli ospiti di una casa di accoglienza giochino facendo schiamazzi. Il numero va ridotto. Il Comune, in particolare l'assessore Gasparin, dovrebbero fare di più anche per capire le istanze del comitato di San Domenico. Ma mi pare che l'amministrazione sia silente. Chiederemo una commissione congiunta non solo per parlare dei problemi che si sono verificati a San Domenico, ma anche del tema sicurezza in generale e dei vari episodi delle ultime settimane a Udine». Per il vicecapogruppo di Fdi Antonio Pittioni «la gestione dell'Immacolata sta presentando crescenti problematiche, evidenziate dal disturbo della quiete del quartiere» in quest'ultimo episodio, «un comportamento inaccettabile per i residenti». Per la leghista Francesca Laudicina, fra i primi a volere la commissione, «si deve far chiarezza sul perché un ente destinato a ragazzi italiani sfortunati, con gravi problematiche personali e familiari, sia stato trasformato in un centro per accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Di ragazzi italiani sfortunati con gravi problematiche personali e familiari sono piene le nostre periferie. Vogliamo capire se il problema sono solo i denari che lo Stato destina ai minori non accompagnati e non agli sfortunati italiani», ipotizza. Per Giulia Manzan (lista Fontanini), «qualche passo avanti lo si è fatto, ma restano da sciogliere ancora tante questioni. Prima di tutto la richiesta di maggior sorveglianza all'Immacolata soprattutto negli orari serali con la presenza anche di steward» oltre al potenziamento degli educatori.

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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