Lupi in pianura, in pochi mesi almeno 15 attacchi ad animali domestici. Ma la loro presenza dimezza i cinghiali

«C'è almeno un branco che, dal 2017, vive quasi esclusivamente nell'alta pianura pordenonese»

Sabato 9 Marzo 2024 di Enrico Padovan
Lupi in pianura, in pochi mesi almeno 15 attacchi ad animali domestici. Ma la loro presenza dimezza i cinghiali

AVIANO - Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli avvistamenti di lupi nell'alta pianura pordenonese, e sono stati anche segnalati 15 episodi di predazioni a carico di animali domestici, verosimilmente attribuibili al predatore. Secondo l'ultimo monitoraggio del Servizio biodiversità della Regione, in Friuli Venezia Giulia sono presenti almeno 5 branchi e una coppia, arrivati qui sia dagli Appennini sia dai Balcani, con una densità stimata tra l'uno e i tre esemplari ogni 100 chilometri quadrati.


IMPEGNO REGIONALE
«Per questa ragione, - spiega una nota dell'amministrazione regionale - siamo impegnati, attraverso i nostri servizi, in collaborazione con il Corpo forestale regionale, nel monitoraggio e nello studio del lupo, ma anche in attività di prevenzione e indennizzo dei danni, tramite l'erogazione di contributi agli allevatori e nella gestione di eventuali situazioni problematiche».
Attraverso gli uffici regionali, negli ultimi anni sono stati anche organizzati vari momenti di incontro con le categorie più interessate dal problema e con la popolazione, sia per ascoltarne le istanze, sia per fornire una corretta informazione. L'ultimo, in ordine di tempo, si è svolto ad Aviano, con protagonisti anche esponenti dell'Asfo (Azienda sanitaria Friuli Occidentale) e dell'Università di Udine, oltre ai comuni della cintura pedemontana, con il vice sindaco, Daniele Basso, a fare da coordinatore.


CACCIANO I CINGHIALI
Interessante quanto ha riferito nei giorni scorsi Umberto Fattori, del Servizio biodiversità della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione: «C'è almeno un branco che, dal 2017, vive quasi esclusivamente nell'alta pianura pordenonese.

Sicuramente, dal punto di vista ecologico, la presenza del lupo è un valore aggiunto che può riequilibrare la grande presenza di ungulati (cinghiali), ma al contempo può creare problemi per le predazioni a carico di allevamenti di animali da reddito e di sicurezza relativamente a soggetti che tendono ad avvicinarsi troppo ai centri abitati».


I CONSIGLI
Quali consigli si possono dare per favorire una migliore convivenza con questi predatori? «Per i danni causati agli animali da allevamento ci sono una serie di misure di prevenzione, come recinzioni elettrificate e cani da guardia antilupo, misure sostenute economicamente da specifici canali contributivi regionali; per gli animali da affezione il consiglio è di tenerli al guinzaglio, custodirli di notte in ambienti protetti, non lasciare alimenti esposti nelle ore notturne, evitare che siano presenti rifiuti organici a cui il lupo può accedere. Indicazioni valevoli anche per altre specie animali, come gli stessi ungulati citati in precedenza». In quanto alla pericolosità per l'uomo, non si registrano attacchi, anche se va ricordato che lo scorso agosto, a Beorchia, un lupo aggredì e rapì una cagnolina, nonostante si trovasse soltanto a qualche passo dalla proprietaria, seppur non al guinzaglio. Sinonimo forse del fatto che la ritrosia ad avvicinarsi agli umani sta diminuendo.

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