Nuovo attacco dei predatori: azzannati caprone e pecora

Domenica 2 Giugno 2019 di Lorenzo Padovan
Nuovo attacco dei predatori: azzannati caprone e pecora
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SAN GIORGIO (UDINE) - Duplice attacco notturno, negli ultimi due giorni da parte di predatori all'agriturismo Da Tina, di San Giorgio della Richinvelda. Nel raid sono stati uccisi una capra e un caprone, letteralmente azzannati da parte di uno o più esemplari che non sono ancora stati identificati. Non abbiamo un allevamento di queste specie, ma erano capi di affezione - hanno fatto sapere dall'agriturismo -: al momento non è stato possibile accertare se si sia trattato di un branco di lupi o di altri animali, cani compresi. Le analisi cui saranno sottoposti i resti dei nostri capi permetteranno di stabilire chi sia stato il predatore. Prima di allora ogni ipotesi è prematura. 
 
IL LUPO
Tra i principali indiziati c'è ovviamente il lupo, ma non vanno scartate altre ipotesi come quelle della volpe o dello sciacallo dorato. L'incursione ha, tuttavia, riaperto il dibattito sulla reintroduzione proprio del lupo grazie a un progetto sostenuto anche da Regione e alcune Università. Il problema è legato anche ai risarcimenti che vengono attributi alle attività che subiscono danni o perdite di capi. I tempi degli indennizzi sono infatti molto lunghi e questo provoca per gli allevatori e i pastori comunque un problema, perché nell'attesa di poter rimpiazzare le bestie la produzione ne risente, con riverberi pluriennali sui fatturati di aziende che solitamente sono molto piccole. In ordine di tempo, le più recenti incursioni da parte di branchi di lupi sono avvenute a Vivaro e al Dandolo di Maniago, ma avvistamenti sono stati fatti anche a Campagna e pure a Spilimbergo. 
LA PAURA
Nessun timore per gli uomini: come hanno ricordato gli esperti, da 300 anni a questa parte non si registrano attacchi di lupi alle persone. E a quell'epoca si viveva un periodo di grande carestia - che spingeva anche a provare il tutto per tutto con l'uomo -, mentre oggi i branchi di lupi hanno a disposizione tantissime soluzioni per potersi cibare saccheggiando allevamenti e greggi al pascolo. Nei mesi scorsi, sono state promosse iniziative informative, come quella del Comune di Maniago al Dandolo, dove alcune aziende sono state vittime di raid da parte dei lupi. All'epoca, l'assessore regionale Stefano Zannier e il sindaco Carli, hanno annunciato che «c'è ampia disponibilità di copertura per gli indennizzi agli allevatori: ora cercheremo meccanismi per una valutazione il più possibile corretta del valore dei capi». Da parte della Regione, è stata ribadita la disponibilità a sostenere azioni preventive a difesa degli allevamenti, come l'installazione di recinzioni a bassa tensione. Interrogativi su come gestire il caso lupi sono stati sollevati anche dalle associazioni di categoria, tra cui la Coldiretti, e dai cacciatori, i quali anche ieri - seppur in attesa di conferme sul colpevole - hanno sollecitato una risposta da parte delle istituzioni: I casi si stanno moltiplicando - ha affermato Filippo Discipio, presidente provinciale di Libera Caccia - e pure la preoccupazione della gente. Qualcuno dovrà intervenire anche perchè i danni rischiano di essere sempre più alti. 
Lorenzo Padovan 
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Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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