- Il racconto della giornata
- Lega ritira emendamento su ballottaggi
- No del Senato al terzo mandato dei governatori
Il racconto della giornata
La richiesta della Lega del terzo mandato per i governatori va di nuovo a sbattere contro il 'nò degli alleati, che al Senato bocciano anche l'emendamento sull'eliminazione del ballottaggio per i sindaci.
Lega ritira emendamento su ballottaggi
La Lega ha ritirato l'emendamento al decreto elettorale che abrogava il ballottaggio per l'elezione dei sindaci. Lo ha annunciato in aula il capogruppo Massimiliano Romeo. «Accogliamo l'invito alla trasformazione dell'emendamento in ordine del giorno - ha detto Romeo -, su questo tema possiamo comprendere che a due mesi dal voto sarebbe non corretto, quindi ci può stare. Per noi era importante porre la questione».
Verso ritiro emendamento sui ballottaggi, Lega pronta a odg
Verso il ritiro dell'emendamento, al dl elezioni all'esame del Senato, sullo stop ai ballottaggi per i sindaci: la Lega sarebbe pronta a trasformare la proposta in un ordine del giorno. In questo modo verrebbe accolto l'invito del relatore, Alberto Balboni (FdI), che ha dato parere contrario alla proposta di modifica. Lo si apprende da fonti interne alla Lega.
Vertice a Palazzo Chigi, stretta ai controlli sulle banche dati
I «problemi relativi agli accessi illeciti alle banche dati informatiche pubbliche, anche alla luce delle recenti vicende di dossieraggio» sono stati affrontati in una riunione a Palazzo Chigi con, fra gli altri, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, il procuratore antimafia Giovanni Melillo, i vertici di Polizia e Gdf e dell'intelligence. «Sono stati individuati - spiega Palazzo Chigi - percorsi di tipo amministrativo e organizzativo per rendere più stringente il sistema dei controlli, con adeguati alert atti a scongiurare gli abusi e con verifiche periodiche».
«Nel pomeriggio di oggi si è svolta a Palazzo Chigi una riunione, coordinata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla quale hanno preso parte il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, il Viceministro all'economia e alle finanze, Maurizio Leo, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, il Comandante generale della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro, il Direttore della Unità di Informazione Finanziaria, Enzo Serata, e i vertici dell'intelligence e dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale», si legge nella nota di Palazzo Chigi. «Fermo restando il lavoro del Parlamento riguardo all'adeguamento del sistema normativo in tema in sicurezza cyber, avviato nella stessa giornata odierna dalla Camera dei deputati - viene spiegato -, durante l'incontro sono stati affrontati i problemi relativi agli accessi illeciti alle banche dati informatiche pubbliche, anche alla luce delle recenti vicende di dossieraggio. Sono stati individuati percorsi di tipo amministrativo e organizzativo per rendere più stringente il sistema dei controlli, con adeguati alert atti a scongiurare gli abusi e con verifiche periodiche».
Maggioranza divisa sul terzo mandato, solo la Lega per il sì
Erano due gli emendamenti che proponevano il terzo mandato per i governatori, uno della Lega ed uno di Iv, che sono stati tuttavia votati in un unico scrutinio, essendo quasi identici. In favore hanno dunque votato Lega e Iv, contro FdI, FI, Pd, M5s e Avs, mentre la Svp si è astenuta.
No del Senato al terzo mandato dei governatori
Il Senato ha bocciato l'emendamento della Lega che chiedeva di innalzare da due a tre il limite dei mandati dei governatori delle Regioni. I sì sono stati 26, i no 112 e gli astenuti 3. Il relatore Alberto Balboni (Fdi) aveva espresso parere contrario, mentre il governo, con la sottosegretaria Wanda Ferro, si era rimessa all'Aula.
Senato, al via l'esame del decreto elezioni
Con la relazione di Alberto Balboni (FdI) è iniziato in Aula al Senato l'esame del dl elezioni sulle consultazioni elettorali del 2024 e per la revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale. Il testo è quello proposto commissione Affari sociali che ne ha concluso l'esame ieri sera con il mandato al relatore.
Decreto elezioni in Aula al Senato: sono una quarantina gli emendamenti presentati.
Secondo l'emendamento «è proclamato eletto sindaco il candidato che abbia conseguito il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti, è proclamato eletto sindaco il candidato collegato con la lista o con il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato eletto sindaco il candidato più anziano di età».