Al Tribunale di Torino sono preoccupati. Non da una imprevista impennata dei reati. A togliere il sonno è un concorso pubblico, quello per l’assunzione di 4.500 dipendenti all’Agenzia delle Entrate. Ma perché il reclutamento di nuovi dipendenti da parte del Fisco costituisce una preoccupazione per le toghe sabaude? È presto detto. Il timore è che diversi cancellieri e funzionari amministrativi possano aver partecipato e vinto le selezioni indette dal Fisco. Sarebbe il colpo di grazia per un tribunale, i cui ranghi sono ormai ridotti al lumicino. Tutto nero su bianco nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte di appello. Che segnala una grande novità. A lasciare l’impiego per tentare destini migliori non sono più solo i precari, ma anche i dipendenti a tempo indeterminato.