RUI PATRICIO
Stoppa Thuram con il piede destro in avvio di partita, troppo schiacciato sulla linea della porta per riuscire ad evitare l’1-0. Incolpevole. L’Inter è in continua pressione ma altre grandi parate non ne deve effettuare. La sua porta trema per le traverse di Calhanoglu e C. Augusto.
MANCINI
Combattivo, muscolare, sempre ai limiti dell’espulsione, specie dopo aver preso un giallo nel primo tempo.Gioca sempre sul filo. Lautaro si vede poco, questo è un suo merito. A modo suo, è un leader di questa squadra.
LLORENTE
Salva un po’ tutto, di testa, in anticipo, ma poi commette solo un errore, quello decisivo, quello che fa male: si fa anticipare da Thuram nell’azione del gol, leggendone male il movimento sul cross di Dimarco.
NDICKA
Tappa qualche buco lasciato da Zalewski. Ma anche lui a volte, concede qualche iniziativa di troppo agli avversari. Benino nel portare palla in avanti, ma lo fa di rado.
KRISTENSEN
Dimarco fa un po’ quello che vuole. In fase offensiva regala davvero molto poco.
CRISTANTE
Deve giocare su Bastoni e lo limita, Sommer nella ripresa gli nega un gol con una parata plastica. Finisce da centrale di centrocampo. Come sempre, fa un po’ tutto.
PAREDES
La squadra è schiacciata verso Rui Patricio, dovrebbe portare lui la palla in avanti, ma non succede quasi mai. Ammonito, salterà Roma-Lecce.
BOVE
Ha il compito di correre appresso a Barella (e non solo), magari cercando di sfiancarlo. Prende botte, si rialza e riparte. A volte troppo frenetico, positivo nel complesso.
ZALEWSKI
Il primo tempo è da incubo, non riesce a trovare la misura giusta per stoppare Dumfries. Cresce nella ripresa, ma sul più bello - proprio mentre riesce a tirare fuori il petto - viene sostituito.
EL SHAARAWY
Un primo tempo anonimo, senza mai vedere palla; regala qualche guizzo dei suoi nella ripresa, le due azioni pericolose della Roma partono dai suoi piedi. Si guadagna una punizione interessante dal limite dell’area, ma Paredes calcia sulla barriera.
LUKAKU
Dove essere la sua partita, si può dire, senza essere smentiti, che non è stata la sua partita.
CELIK
Quasi in difficoltà come Zalewski, sulla fascia che non è la sua. Un cambio che non ha spostato gli equilibri difensivi né offensivi.
AOUAR
Ha poco tempo per imporsi e per portare un po’ di qualità negli ultimi trenta metri.
BELOTTI
Combattivo da subito, prova a sfondare ma non è aria.
AZMOUN
Decisivo contro il Monza, stavolta entra in campo troppo tardi. E non ha tempo per provare mezza giocata.
MOURINHO 5
Prepara la partita con un solo scopo: difendere a oltranza a provare a fare male su una giocata che, prima o poi, sarebbe capitata.
SOMMER
Deve fare una sola parata e la fa al meglio, un intervento è da tre punti: vola sul colpo di testa di Cristante e salva la porta.
PAVARD
Si occupa di ElSha, cerca fortuna anche là davanti, provando il tiro in un paio di occasioni. Poi, prende il giallo e per Inzaghi gli porge la sentenza, sostituendolo a fine primo tempo.
ACERBI
Poco appariscente, come il suo illustre e attesissimo avversario, Lukaku. Non arriva una palla al belga, non ha bisogno di dannarsi l’anima lui. Pomeriggio, tutto sommato, tranquillo.
BASTONI
Ha Cristante sul collo, e gli impediSce di fare gioco da dietro. C’è lui sul colpo di testa di Bryan, che poteva dare il vantaggio alla Roma. Bene, ma non troppo.
DUMFRIES
Un primo tempo di alto livello, con continue corse, dribbling e cross: bullizza Zalewski e non solo. Cala nella ripresa dopo tanto correre e volare.
BARELLA
Trotterella qua e là, senza spunti di altissima qualità. Ma c’è sempre quando bisogna lottare. E Bove gli lascia poca aria.
CALHANOGLU
Colpisce una traversa in avvio, gestisce il gioco come sa. Meno appariscente del solito.
MKHITARYAN
Qualche bella giocata, il giro palla è sempre ad alta velocità. Sempre nel vivo. Alla fine paga un po’ di stanchezza.
DIMARCO
Accesso e vivace, serve a Thuram la palla gol della vittoria.
THURAM
Vince il duello a distanza con Lukaku: non solo il gol. Con la palla al piede è un pericolo pubblico, fin dal primo minuto. La Roma lo tiene a bada finché può, lui approfitta dell’unica distrazione di Llorente.
LAUTARO MARTINEZ
Quasi non si vede, lasciando la scena al compagno Marcus.
DARMIAN
Diligente, come sempre.
C. AUGUSTO
Una traversa e un assist in pochi minuti.
ASLANI
Entra con personalità
FRATTESI
DE VRIJ
INZAGHI 7
L’Inter fa il suo dovere dall’inizio: attacca per vincere. E alla fine ci riesce, seppur sfruttando un errore degli avversari. Ma la produzione offensiva è enorme, il possesso palla pende dalla sua. E dietro concede solo una palla gol.
MARESCA 5
Ammonisce troppo e male, lasciando impunito Dumfries per un fallo a metà campo su Paredes. Un gestione imprecisa e un po’ troppo muscolare della partita.
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