VICENZA - Storia, narrativa, arti figurative, per non di reperti storici, filmati, collezioni e testimonianze su biografie di tante Penne nere vissute in terra berica. C’è insomma un universo intero di conoscenze e memorie intorno alla 95^ adunata nazionale, che renderanno Vicenza e dintorni un suggestivo palcoscenico espressivo pronto a prendere vita in tanti luoghi di arte e cultura. Significativo che uno dei principali appuntamenti culturali dell’Adunata sia dedicato alle “Donne nelle guerre italiane”. La mostra, curata da Bruno Mioni ed allestita sino al 19 maggio al Chiostro di San Lorenzo, passa in rassegna, nella molteplicità di immagini e documenti, figure femminili come le crocerossine, le operaie sino alle staffette, raccontandone il ruolo, tutt’altro che di secondo piano nello svolgersi degli eventi bellici.
Nel Palazzo trova allestimento anche una suggestiva mostra fotografica dedicata alla Battaglia dell’Ortigara, consegnata alla memoria come la più terribile prova del valore militare delle Penne nere. Vicenza, ovviamente non poteva non essere affiancata ai molteplici momenti della storia alpina. La mostra “Gli Alpini e Vicenza”, allestita alla Stamperia d’Arte Busato sino al 19 maggio, racconta infatti, attraverso le doti eclettiche del pittore e disegnatore alpino Galliano Rosset, lo stretto connubio spirituale fra le Penne nere ed il capoluogo berico, diventato, all’indomani della Strafexspedition del 1916 nell’Altipiano di Asiago, un dolente rifugio di scampati alla sciagura bellica. La vicenda, con i suoi drammatici risvolti diventa così l’argomento della mostra “Il Profugato nel Vicentino” curata da Tiziano Zigiotto ed ospitata sino al 19 maggio all’Oratorio dei Proti. Le sofferte pagine di Giulio Bedeschi nel suo “Centomila Gavette di ghiaccio” potranno essere “rilette” nelle immagini della Ritirata di Russia allestite alla Biblioteca Bertoliana di Palazzo Cordellina. Alla rassegna fa eco la mostra dedicata alla “Guerra tra i ghiacci dell’Ortles” curata da Giuseppe Magrin nel Chiostro di Santa Corona. Immancabile il riferimento a Mario Rigoni Stern, attraverso la rassegna “Tra guerre e Altopiano” presentata alla Biblioteca Internazionale “La Vigna di Porta S. Croce”.
L’epopea alpina è anche quella che viene raccontata dalle immagini ed illustrazioni, come quelle rese celebri nelle pagine della Domenica del Corriere dall'estro dell'arzignanese Achille Beltrame. Ad esse faranno contrappunto le immagini sulla vita militare alpina negli anni ’70 ed ’80 nella rassegna “diffusa” delle botteghe del centro. Il prestigio internazionale del Corpo trova significativi contenuti in un’altra mostra su roll up allestita alla Cittadella degli Alpini in Campo Marzio, mentre al Museo del Risorgimento e della Resistenza trovano posto due mostre dedicate rispettivamente a Maurizio Lazzaro de Castiglioni, ufficiale alpino accolto nel Giardino ebraico dei Giusti e al volontario sanmarinese Giuliano Gozi. Per gli appassionati delle tecniche alpine in campo più strettamente bellico ecco, al Santuario del Monte Berico, le mostre dedicate alla missione Onu delle Penne Nere e alle imprese del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger. L’universo espressivo del mondo alpino trova espressione anche in provincia e precisamente al Museo delle Forze Armate di Montecchio con la mostra “Tra penne e pennelli” di Stefano Guderzo. Arzignano dedica uno spazio al proprio concittadino Achille Beltrame, e alle sue raffigurazioni nelle pagine di rivista. Da non perdere anche la mostra dedicata agli “Alpini a Quinto nella Grande Guerra” ospitata a villa Thiene di Quinto Vicentino e la rassegna “Ferro, fuoco e sangue” allestita a Forte Maso al Pian delle Fugazze, con immagini che ritraggono i reperti bellici rinvenuti nelle montagne circostanti.