Aspettavano di essere assunti, come è accaduto ai loro colleghi negli anni scorsi, ma d’ora in poi non sarà più così: per questo i supplenti specializzati sul sostegno sono pronti allo sciopero e hanno lanciato una petizione online. È la storia di migliaia di precari della scuola, iscritti nelle graduatorie provinciali per supplenti di sostegno: si tratta delle cosiddette Gps da cui, a partire dal 2021, i docenti di sostegno venivano convocati per l’assunzione nel caso in cui le graduatorie ordinarie fossero esaurite.
I provvedimenti
Tutto è iniziato nell’anno scolastico 2021-2022 con il Decreto Sostegni bis che ha di fatto autorizzato lo scorrimento delle Gps di prima fascia. La procedura è stata prorogata per l’anno scolastico successivo, il 2022-2023, con il Milleproroghe e infine si è andati avanti così anche per l’anno in corso, il 2023-2024. A partire da settembre prossimo però la procedura non sarà più valida perché il Milleproroghe 2024 non ha confermato il provvedimento. Il motivo? L’obiettivo è convocare solo da graduatorie cosiddette ordinarie, non più dalle graduatorie provinciali riservate ai supplenti. Si ritiene che le liste delle graduatorie di merito possano infatti arrivare a contare, a settembre, su nuovi nomi da reclutare e portare in cattedra, con posti di ruolo, quindi non dovrebbe esserci bisogno di accedere alle liste delle Gps che torneranno così ad essere dedicate solo alle supplenze e non alle immissioni in ruolo in via straordinaria, come accaduto negli ultimi tre anni. Si stanno svolgendo infatti i concorsi per posti di sostegno nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare così come per le medie e superiori e le immissioni in ruolo dovrebbero arrivare entro settembre prossimo, quindi per l’avvio del prossimo anno scolastico.
La protesta
In questo modo i docenti delle Gps, in attesa di assunzione, già formati e selezionati per avere la specializzazione sul sostegno, se vorranno essere assunti dovranno partecipare ai concorsi: «Siamo docenti con anni di esperienza, con titolo di specializzazione acquisito mediante superamento di prove selettive, con l’aggiunta della frequenza di un anno di corso, di laboratori e del tirocinio presso le scuole, con dispendio di energie anche economiche non indifferenti, e siamo pronti e formati per essere assunti». I precari non ci stanno e lanciano una petizione online per chiedere di rivedere la norma anche perché, secondo quanto sottolineato nella petizione, con il concorso dovrebbero cimentarsi con quesiti di ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, tutti argomenti si cui sono stati già esaminati: «Esattamente su questi argomenti ogni docente specializzato ha dovuto già superare le prove selettive di accesso al Tirocinio Formativo Attivo, prove organizzate dalle Università italiane, prove ritenute selettive e valide per l’accesso al Tfa, il cui superamento è stato fino ad oggi ritenuto sufficiente per l’assunzione diretta da Gps prima fascia». La richiesta dei supplenti mira quindi a rendere strutturale l’assunzione da Gps: «Noi chiediamo a gran voce - si legge nella petizione - che vengano portate a regime le chiamate da Gps sostegno per le assunzioni in ruolo, mediante la stabilizzazione dell’art. 59, quale misura non solo transitoria ma strutturale». Tra le misure di protesta è prevista anche la possibilità di organizzare uno sciopero. Sul caso è intervenuto anche il sindacato Usb: «La mancata trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto, cosa che garantirebbe l’assunzione di centinaia di precari nelle regioni del sud, unita al mancato rinnovo dell’ex art. 59, avrà come unico effetto la condanna alla precarietà di migliaia di docenti di sostegno e in molti casi una disoccupazione eterna vista la saturazione delle graduatorie per il massiccio numero di specializzati con il Tfa».