Sassari, primo intervento con tecnica mininvasiva per il mal di schiena

Lunedì 20 Novembre 2023
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L'équipe di Neurochirurgia dell'Aou di Sassari ha utilizzato con successo la nuova tecnica Xlif (eXtreme Lateral Interbody Fusion) per la sostituzione del disco intervertebrale in un paziente di 65 anni. L'intervento, eseguito per la prima volta, impiega un approccio "laterale estremo", in cui il paziente è posizionato su un fianco durante l'anestesia generale. «Si tratta di una chirurgia vertebrale all'avanguardia - afferma la neurochirurga Maria Antonietta Chessa - che mette la nostra struttura al pari delle altre del resto della penisola. È una tecnica mininvasiva introdotta di recente che può essere utilizzata per il trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale».

Mal di schiena cronico, l'intervento mininvasivo

«Con questa metodica - aggiunge il neurochirurgo Giosuè DiPellegrini - riusciamo a evitare il passaggio vicino alle radici nervose che non vengono toccate in alcun modo». Con una piccola incisione, il neurochirurgo accede alla colonna vertebrale con minimo trauma dei tessuti e inserisce una protesi discale in titanio tra le vertebre, utilizzando la stessa tecnica della laparoscopia. La procedura è monitorata in tempo reale attraverso neurofisiologia e imaging radiologico, garantendo una posizione precisa della protesi. La tecnica è consigliata per pazienti senza interventi addominali precedenti, con posizione specifica della cresta iliaca e livello di intervento tra le vertebre lombari L2 ed L5. La stabilizzazione della colonna è più rapida, riducendo il periodo post-operatorio a 2/3 giorni di ricovero. L'intervento è stato eseguito in collaborazione con Nicola Marengo dell'ospedale Molinette di Torino.
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