Ancora un blitz delle forze dell'ordine per liberare appartamenti occupati nella zona del quartiere di Sandalo di Ponente, all'estrema periferia di Nettuno, al confine di Aprilia. Su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, i carabinieri della Stazione di Nettuno hanno eseguito il sequestro preventivo di un villino bifamiliare, liberandolo dagli occupanti abusivi, due famiglie nomadi con bambini.
Eseguito lo sgombero e la messa in sicurezza, le chiavi dell'immobile sono state riconsegnate al rappresentante della società che era sul posto. Dopo il fallimento di una impresa immobiliare che aveva costruito più palazzine nel quartiere, a Sandalo di Ponente molti appartamenti sono stati lasciati in abbandono, tanto da spingere famiglie senza casa ad occuparli. Un passa parola che negli anni ha attirato tanti nuclei famigliari in cerca in casa.
Roma, casa occupata dai rom: i danni li paga il Comune
GLI INTERVENTI
A maggio polizia locale e polizia di Stato avevano eseguito un intervento analogo, liberando tre appartamenti. Erano stati occupati quattro anni prima da cittadini rom che non solo minacciavano i residenti, ma lasciavano liberi nelle strade del quartiere due molossi che terrorizzavano la gente e svolgevano anche un ruolo di veri e propri cani da guardia a protezione delle attività illecite dei padroni, come lo spaccio di stupefacenti. Anche in quell'occasione gli occupanti lasciarono le abitazioni senza fare troppe storie.
«È positivo l'intervento dei carabinieri - spiega Giovanni, residente di Sandalo di Ponente -, ma il problema purtroppo resta. Ancora oggi ci sono tanti appartamenti occupati da persone violente che non rispettano le regole e come attività spacciano droga alla luce del sole e fanno furti in appartamenti. Molti degli alloggi occupati sono all'asta per il fallimento della società che li ha costruiti, e per questo non li compra nessuno. Non si può vivere in queste condizioni dopo aver investito tanto denaro per comprare casa in un quartiere che speravamo fosse tranquillo». Sotto accusa il Comune di Nettuno che negli anni, nonostante le promesse, non è mai intervenuto in maniera concreta per risanare e rilanciare il quartiere. «Solo promesse elettorali che non si sono mai concretizzate - dice sconsolata Alessia - Questa da anni è purtroppo terra di nessuno e non basta la presenza della parrocchia e l'impegno del comitato di quartiere per risollevare Sandalo di Ponente».