Un grande uomo sotto il camice da veterinario, talmente tanto appassionato di vita e del suo lavoro da essere diventato una amatissima star dei social dove era noto come "Dottor Pet". Sono arrivati in centinaia ieri pomeriggio nella chiesa di San Francesco di Tivoli per l'ultimo saluto a Marco Petrini morto a 37 anni per un male incurabile, qualcuno senza rinunciare a portare con sé i suoi pazienti "pelosi".
Don Flavio, che lo conosceva bene, per la prima volta l'omelia l'ha letta, aveva paura di emozionarsi troppo: «Ognuno porta con sé ricordi di Marco. Era amante degli animali, sotto il camice c'era un grande uomo. Solare, empatico, compassionevole. Cuore grande e grande voglia di vivere. Una grande profondità umana accompagnata da una bella competenza culturale. La trasmetteva con la simpatia e i modi giocherelloni con cui entrava nel cuore di tutti. È stato capace di accogliere anche la malattia sempre con il sorriso». Ogni messaggio, e sono una vera valanga quelli postati sui social e inviati alla famiglia, ha rievocato piccole-grandi storie di amicizia, di professionalità e profonda umanità, di amore infinito per gli animali. La sorella, Martina, ha ringraziato tutti: «Ciascuno di voi sta regalando a mio fratello parole perfette, mai scontate e banali. Ora so che il mio fratellino era straordinario anche per voi». Lo ha ricordato ancora ieri in chiesa nei suoi tratti più speciali: «Le maestre descrivevano la sua come una "intelligenza divertente". Tutto, da un disegno ad un tema, diventava qualcosa da rielaborare in maniera personale. Dicono che la malattia cambi le persone. Marco ironizzava anche su quella. La sua felicità era aver realizzato la sua vocazione, la cosa a cui sentiva di essere destinato. Una persona risolta. Forse ci ha lasciato con grande anticipo perché aveva trovato il senso. Ora ci penserò io a fare tutte le cose che avresti voluto fare tu. Buonanotte fratellino, stammi vicino, vedrai che ci divertiremo».