RIETI - Questa mattina, ore 11, questura di Rieti: ci sarà anche il generale in congedo dei carabinieri, comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, alle operazioni e agli accertamenti tecnici irripetibili che verranno effettuati sulla Fiat Palio in uso a Silvia Cipriani, la 77enne, ex portalettere, scomparsa da Cerchiara lo scorso 22 luglio, i cui resti sono stati rinvenuti poi nei boschi di Montenero Sabino.
Le aspettative. Molto di più invece ci si aspetta dagli esami sul veicolo guidato dalla donna o forse dal suo assassino fino ai boschi di Scrocco di Montenero Sabino. Tecnici della polizia scientifica per la Procura di Rieti e il dottor Garofano - perito di parte, nominato dalla famiglia Cipriani - effettueranno il delicato esame sul veicolo utilizzato dall’anziana, ma intestato a Valerio Cipriani. Prelievi, campionamenti, esami antropometrici e merceologici, ispezione tramite l’utilizzo di luminol, rilevamento di materiali “estranei” o decontestualizzati rispetto all’utilizzo ordinario e quotidiano che ne faceva la donna, tracce ematiche e materiale biologico: la Fiat Palio verrà repertata palmo a palmo, perché la soluzione all’intera vicenda potrebbe trovarsi proprio all’interno del veicolo, compreso il bagagliaio e i sedili posteriori. Misurazioni millimetriche per valutare distanze e altezze in cui risultano posizionati i sedili, specchietto retrovisore e quello centrale per poter comparare la proporzionalità della donna - che era alta circa un metro e 65 - con chi eventualmente potrebbe aver guidato il mezzo. Determinante sarà anche valutare la presenza di altri dna oltre a quello di Silvia, così come l’esito delle analisi merceologiche su tutti i materiali che saranno repertati. Decisivi anche gli accertamenti fotodattiloscopici che potrebbero fornire un identikit, qualora si tratti di persona già nota alle forze dell’ordine. Anche la biologia forense servirà a dare il suo contributo per il riconoscimento di pollini, vegetali o per escludere dna di animali domestici, come cani e gatti qualora siano stati trasportati in auto. Ma anche granelli di terriccio e substrato presenti potrebbero segnalare altre importanti informazioni per comprendere se Silvia sia mai scesa autonomamente da quel veicolo oppure vi sia entrata cadavere.