Europee, liste di centrodestra. FdI, la sorpresa è Sgarbi. Tajani guida Forza Italia. Lega: Vannacci ovunque

Pressing di Meloni per Crosetto nel Nord-Ovest, ministro verso il no

Mercoledì 1 Maggio 2024 di Francesco Bechis
Europee, liste di centrodestra. FdI, la sorpresa è Sgarbi. Tajani guida Forza Italia. Lega: Vannacci ovunque

Il ritorno scenico di Vittorio Sgarbi.

Era uscito dalla porta del ministero della Cultura, rientra dalla finestra affacciata su Bruxelles: il critico d’arte sarà candidato con Fratelli d’Italia. La marcia del generale Roberto Vannacci con la Lega: capolista nel Centro Italia e presente ovunque nelle altre circoscrizioni, Nord, Sud, isole. I leader in campo, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, quelli che restano sugli spalti, come Matteo Salvini. È il gran valzer delle liste per le elezioni europee, ormai all’ultimo giro. 

Europee, si avvicina il termine per presentare le liste: tutti i candidati


IL RUSH FINALE
Entro stasera alle 20 i partiti dovranno consegnare le candidature per il voto spartiacque a Bruxelles. Il centrodestra si è portato avanti ieri, con l’annuncio dei rispettivi velocisti in corsa per Forza Italia e Lega, mentre Fratelli d’Italia scioglierà oggi la riserva. Colpi di scena, conferme, grandi ritorni. E trattative febbrili, per convincere fino all’ultimo i “big” delle preferenze a dare una mano. Come quella che per giorni ha sostenuto, sulla difensiva, il ministro della Difesa Guido Crosetto. Glielo hanno chiesto di continuo: «Guido, candidati». Lo ha fatto anche Meloni in persona, con una telefonata ieri. E perfino a lei il co-fondatore del partito, veterano della prima ora, ha risposto no. Scelta ragionata a lungo, spiega chi conosce bene il ministro di FdI. Da un lato i crucci della premier e dei dirigenti per i consensi al Nord.

E il timore che la candidatura del generale Vannacci, ad Ovest come ad Est, tra Veneto e Friuli, aiuti la Lega a recuperare terreno a destra, strappando consensi all’alleato. Dall’altro i dubbi di Crosetto palesati a Meloni. Fra questi, il rischio di accreditare un’operazione “anti-Vannacci”, di mettere in secondo piano gli impegni istituzionali di un ministero che ha voce in capitolo su tutte le grandi crisi internazionali che bussano alla porta. Ha prevalso la prudenza, alla fine. In campo comunque ci sarà la premier - anzi “Giorgia”, come vuole essere indicata lei sulla scheda - e oggi nel quartier generale di via della Scrofa saranno bollinati gli altri candidati. Certi alcuni ritorni: i fedelissimi della premier Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, eurodeputati uscenti, in corsa anche l’ex capo dei giovani di Forza Italia Stefano Cavedagna. La sorpresa però si chiama Sgarbi. Riappare dopo un lungo silenzio, l’ex sottosegretario alla Cultura, seguito alle inchieste per riciclaggio di beni culturali e alle dimissioni lo scorso febbraio. Alla fine sarà in campo nella circoscrizione Sud, ha anticipato Il Foglio, «ho deciso di accettare la candidatura con FdI da indipendente, ringrazio Giorgia», spiega il critico. Arruolato in questi mesi dal partito meloniano, con il placet della leader, per rastrellare preferenze a giugno. Insorgono le opposizioni: «Dopo Sgarbi alle Europee, Santanchè al Quirinale?» tuonano i Cinque Stelle. E la Lega? Facile: guida Vannacci. Non solo nel Centro-Italia, come previsto, ma anche al Sud. 


LA LEGA IL CASO SUD
Una decisione annunciata da Salvini nel Consiglio federale (online) di ieri pomeriggio che ha ufficializzato le liste e innescato un piccolo terremoto. Valentino Grant, ex coordinatore della Lega in Campania e uomo vicino a Giancarlo Giorgetti, ha inviato a via Bellerio una pec rinunciando alla candidatura. Doveva guidare lui le liste al Sud, poi “Il Capitano” gli ha preferito il generale. Altra sorpresa: alla fine non ce l’ha fatta Massimo Casanova, l’eurodeputato proprietario del “Papeete”, la spiaggia romagnola che ha segnato un prima e un dopo nell’epopea salviniana. Tra le conferme, Susanna Ceccardi e Cinzia Bonfrisco in Toscana, dove correrà anche Claudio Borghi, senatore e gran consigliere economico del segretario. Poi ancora, nel Nord-Est, Anna Maria Cisint, la sindaca “sceriffa” di Monfalcone vicina a Fedriga che ha ingaggiato una battaglia personale contro le moschee. In Forza Italia guida Tajani, affiancato dalle “donne forti” del partito. Al centro l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini e Alessandra Mussolini, al Nord Moratti, al Sud Caterina Chinnici. Con loro i nomi schierati da Noi Moderati di Maurizio Lupi come Maria Chiara Fazio e Andrea Costa. Qui e lì, ecco gli ex leghisti di “Forza Nord”, cartello elettorale del partito azzurro, decisi a sottrarre preferenze al Carroccio, da Roberto Cota all’ex sindaco di Verona Flavio Tosi. 

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Ultimo aggiornamento: 16:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA