Pupo al Festival bielorusso Slavjanskij Bazaar di Vitebsk, un evento patrocinato da Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia e amico intimo di Putin.
Pupo rinuncia al Sanremo russo: «Non andrò più a Mosca. È successo l'imprevedibile»
Il festival
La presenza di Pupo ha scatenato molte polemiche anche perché arriva dopo la disdetta dell'artista al festival Road to Yalta prevista al Cremlino. «È successo l'imprevedibile, l'impossibile intorno alla mia eventuale partecipazione al festival Road to Yalta. In virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo da Lugano verso la città di Spa, in Belgio, dove mi fermerò per qualche giorno a risposare e ancora a riflettere ho deciso di non partire per Mosca», aveva detto Pupo in un messaggio a Dagospia denunciando anche di aver subito delle minacce.
Le polemiche
Come si legge sul sito ufficiale della kermesse, Lukashenko «è salito sul leggendario palcoscenico dell’Anfiteatro estivo, che da tempo aveva preso sotto il suo patrocinio» ed è stato è «stato accolto calorosamente da un pubblico tutto esaurito». Diversi utenti hanno commentato: «In questi giorni in Bielorussia si svolge il festival “Slavyansky Bazaar a Vitebsk”, amato tanto dal dittatore Lukashenka.
L’Italia, nella categoria “I soldi non puzzano, anche se sono dei fasci”, rappresenterà PUPO. Si esibirà domani al concerto “Golden Hit”». Altri incalzano: «Che schifo, non si smentisce mai», e infine «vergogna». Al momento Pupo non ha rilasciato commenti, né risposto alle critiche. Da parte sua, Pupo ha rilasciato un'intervista a Il Resto del Carlino, provando a stemperare le polemiche: «Io lavoro e basta, non faccio politica», ha detto il cantante.