VERONA - «Qualcuno pensava che la cultura fosse una riserva di caccia delle 'Ztl metropolitane'. Io penso che debba essere diffusa e articolata ovunque, perché integra la qualità della vita dei cittadini». L'affermazione arriva dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in visita alla fiera veronese LetExpo.
Nella storia d'Italia due i pilastri dello sviluppo
«Penso - ha aggiunto Sangiuliano - che ci debba essere dimensione sistemica della nazione italiana nel mondo. Stiamo lavorando a ricostruire o a rafforzare un immaginario positivo dell'Italia nel mondo. Deve esibire al mondo le sue grandi capacità e potenzialità, e la cultura gioca un ruolo fondamentale. La penisola al centro del Mediterraneo ha visto storicamente succedersi tante civiltà, ciascuna delle quali ha lasciato qualcosa di significativo e importante, e oggi disponiamo del più grande e variegato patrimonio culturale». Secondo Sanguliano, questo «ci deve dare una consapevolezza molto importante. L'Italia ha avuto due pilastri di sviluppo, l'industria da una parte, dall'altra la cultura, non intesa come contemplazione ma come occasione di sviluppo economico. Per effetto della globalizzazione aumenterà il numero di viaggiatori, ma saranno diversi, con voglia di conoscere, di avere esperienze. Abbiamo l'opportunità e la materia prima per predisporci a una relazione questo tipo», ha concluso.