Il vicesindaco di Venezia: «Savage dannoso per i giovani ma il Comune non può vietare concerti in luoghi privati»

Annullare la serata, rimpiazzandola con un evento più “educativo” è possibile: l’ha già fatto, a settembre, il Playa Loca di Castelfranco

Domenica 24 Marzo 2024 di Giulia Zennaro
Il Molocinque di Marghera che ospiterà il concerto del trapper Niki Savage

VENEZIA - Non si arresta la polemica per il concerto del trapper Niky Savage, annunciato per il 30 marzo al Molocinque e che un comitato di genitori, sostenuto dalla fondazione Efesto, chiede di annullare. «Testi violenti contro le donne, gravissimo farlo esibire di fronte ad adolescenti».

«Evitare artisti così spinti»

Ora è arrivata la presa di posizione del vice sindaco Andrea Tomaello. «Capisco benissimo le preoccupazioni dei genitori. Dalla società civile arrivi un messaggio unanime affinché non si producano più simili canzoni. Abbiamo intensificato le iniziative per i più giovani sulla violenza di genere». Sulla possibilità di bloccare l’evento, Tomaello è cauto: «Trattandosi di un luogo privato, il Comune non può esprimersi vietando lo svolgimento di un concerto. La decisione è del locale, noi non possiamo intervenire se non dicendo che, magari, le prossime volte si evitino artisti così spinti. Spero vengano presi provvedimenti e in futuro vengano scelti artisti che attraggono i giovani lanciando messaggi positivi. Se un politico o un personaggio pubblico si esprimesse come Niky Savage sarebbe costretto a dimettersi e scusarsi, perché a questi “artisti” tutto è concesso?». 
Annullare la serata, rimpiazzandola con un evento più “educativo” è possibile: l’ha già fatto, a settembre, il Playa Loca di Castelfranco, travolto dalle polemiche della parrocchia e del Comune dopo aver annunciato la data del trapper. «Nonostante avessimo già pagato l’artista - spiega il titolare Cesare De Filippis - siamo riusciti a farci tutelare dall’assicurazione e ad annullare il concerto senza pagare penali.

Dipende dal tipo di accordi che si hanno con le agenzie e dalle tempistiche di cancellazione. Al posto di Savage abbiamo ospitato il djset di Nko e organizzato una serata rivolta ai giovani con l’associazione di Castelfranco Protection 4 kids, che ha distribuito alle ragazze gadget spiegando i rischi della cosiddetta “droga dello stupro”, comune nelle discoteche. Abbiamo un’altra serata in programma con loro a maggio. Così facendo abbiamo salvato la serata e anche la reputazione: eravamo stati travolti dalle critiche, ma da una problematica abbiamo ricavato un’opportunità». A fare la differenza potrebbero essere le istituzioni: il caso di Castelfranco dimostra che, se si vuole cancellare la serata, si può fare.

Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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