Grand Hotel a Venezia, riappare un antico mosaico nel palazzo della politica che ospitò Rossellini, Churchill e Ingrid Bergman

Giovedì 11 Aprile 2024 di Alda Vanzan
Rossellini e Ingrid Bergman a Venezia

VENEZIA - A ricordarselo è stato un dipendente: «Guardate che all'ingresso di Palazzo Ferro Fini, dove c'è l'insegna con la scritta "Consiglio regionale del Veneto", beh, proprio lì sotto c'è il vecchio mosaico dell'albergo». Aveva ragione, come è stato appurato ieri: tolta l'insegna dell'assemblea legislativa, in calle Minotto a Venezia è apparso il mosaico oro e porpora con l'insegna Grand Hotel.

Ospiti vip

Perché il palazzo della politica veneta fino a mezzo secolo fa era un albergo, uno dei migliori della prestigiosa catena Ciga e vantava ospiti di tutto riguardo: Luigi Pirandello, Winston Churchill, Cary Grant.

Per non dire di una delle coppie più glamour della storia del cinema, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.

Palazzo Ferro Fini a Venezia


Alla storia di Palazzo Ferro Fini è dedicata la mostra "Grand Hotel Venezia: cent'anni, da albergo da sogno a sede istituzionale", curata dalla storica dell'arte Franca Lugato, che il consiglio regionale inaugurerà il prossimo 14 maggio e che resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre.

Allestita su tre piani, l'esposizione avrà materiale fotografico e anche video, appositamente acquistati dall'Istituto Luce. Ci sarebbe stato anche un quadro, quello raffigurante l'incontro tra Vittorio Emanuele II e Francesco Giuseppe, ma al pubblico sarà esposta la foto della tela. In mostra anche un video dal British Pathé sulla visita a Venezia di Adolf Hitler, che soggiornò al Grand Hotel tra il 14 e il 16 giugno 1943, in occasione dell'incontro con Benito Mussolini. Immagini, ma anche oggetti: una sezione sarà dedicata alle stoviglie usate all'epoca.


Palazzo affacciato sul Canal Grande: qual è la sua storia?

«Abbiamo voluto ricostruire cos'era questo immobile prima di diventare la sede istituzionale del consiglio regionale del Veneto - spiega Roberto Valente, segretario generale dell'assemblea legislativa -. Ci siamo chiesti: cosa c'era qui prima del 1970?». La storia recente di questo immobile tre-seicentesco, affacciato sul Canal Grande, parte dalla metà del diciannovesimo secolo: "Dopo alcune compravendite - si legge nel sito istituzionale dell'ente - nel 1860 Laura Moschini, moglie del cavalier Luigi Ivancich, armatore dalmata, acquista tutto l'edificio, che viene trasformato in uno dei più eleganti e confortevoli alberghi della città, denominato inizialmente Hotel Nuova York. Negli anni successivi la famiglia Ivancich acquisisce in blocco anche Palazzo Fini, accorpandolo gradualmente con Palazzo Ferro. Ne rimane proprietaria fino al 1972, quando l'immobile viene acquistato dalla Provincia di Venezia, per passare poi alla Regione".


Il mosaico sulla facciata

L'anteprima della mostra si è avuta ieri con la "scoperta" del mosaico, di cui avevano memoria i due più anziani dipendenti del Ferro Fini. «Era in programma un intervento di manutenzione e restauro della targa del Consiglio, l'abbiamo tolta e sotto c'era il mosaico con la scritta Grand Hotel». Valente ricorda che da palazzo nobiliare nei secoli della Serenissima, il Ferro Fini con l'attiguo Gritti è diventato nella seconda metà dell'Ottocento il Grande Albergo di Venezia, il "numero uno" degli hotel sul Canal Grande, gestito prima da Ciga e poi da Saigat. Solo nel 1968 la famiglia proprietaria, Ivancich, ha venduto l'immobile alla Provincia di Venezia che lo ha acquistato per metterlo a disposizione della nascente Regione. «La mostra, che fa seguito alla precedente iniziativa espositiva sui 50 anni di storia della Regione - anticipa Valente - racconterà pagine di storia inedite ai più: il Grand Hotel di Venezia è stato mèta di imperatori e reali, di leader politici e di intellettuali, di divi e di celebrità del jet set internazionale, da Manet a Pirandello, da Hitler a Churchill, da Cary Grant alla coppia Bergman-Rossellini».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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