CHIOGGIA - A quasi 30 anni di distanza dall'ultima volta, che al tempo era all'ospedale, torna a Chioggia il corso di laurea triennale in Infermieristica: 50 posti che saranno attivati dall'Università di Padova dal prossimo anno accademico al padiglione ex Aspo-Azienda speciale dell'Autorità portuale, di proprietà demaniale, in via Maestri del Lavoro, che già durante la pandemia da Covid era stato riconvertito a uso sanitario, ospitando le vaccinazioni. La sede, di 600 metri quadrati, avrà aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. L'annuncio è stato dato ieri a Venezia dall'assessore regionale alla Salute Manuela Lanzarin: «In quattro anni ha detto l'offerta formativa in Veneto per infermieri è cresciuta da 1.200 a 1.780 posti, ma il fabbisogno sarebbe il doppio.
FARE SISTEMA
Il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha dichiarato che «ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l'utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione che oggi possiamo portare anche a Chioggia l'attività formativa per le professioni sanitarie che già vengono svolte con l'ateneo padovano a Venezia, a Mestre e Mirano», dove gli iscritti continuano a crescere, attualmente a quota 459, con 200 matricole solo quest'anno, contro i 360 del 2023 e i 291 del 2022. Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, ha parlato di «un'ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l'attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell'attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione». Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos: «La formazione e il tirocinio sul campo sono cruciali e si svolgono in stretta correlazione con l'Amministrazione comunale», mentre il sindaco Mauro Armelao ha sottolineato che «avere un corso in città evita ai nostri giovani il disagio e le spese del pendolarismo e offre loro opportunità di lavoro in loco: saranno una grandissima risorsa per la città e per la sanità». L'Ulss 3 ha ricordato che sul versante delle professioni sanitarie, oltre a quello in Infermieristica sono attivi a Venezia i corsi di laurea in Fisioterapia, con 83 iscritti, e in Tecniche audiometriche, 31, sempre dell'Ateneo patavino.
LE OPPORTUNITÀ
Per quanto riguarda il nuovo corso, sono previsti il primo anno 60 crediti formativi e 480 ore di tirocinio; il secondo 60 e 600; il terzo 60 e 720. Molte le opportunità: chi vuole continuare a studiare potrà poi fare la magistrale, master e dottorati di ricerca; per chi cerca lavoro, con la penuria di personale che c'è negli ospedali e non solo, uno sbocco professionale per un infermiere laureato, con i tempi che corrono, è abbastanza garantito.