Rintracciati all'estero due latitanti: devono scontare in Italia condanne per furto, rapina e aggressione

Giovedì 18 Aprile 2024
Rintracciati all'estero due latitanti: devono scontare in Italia condanne per furto, rapina e aggressione

UDINE - In due dovranno scontare pene per più di sette anni. La polizia di Stato di Udine ha rintracciato all'estero due latitanti, a cui erano state destinate pene detentive in Italia, ma si erano resi irreperibili.

Si tratta di un cittadino kosovaro di 40 anni, responsabile del furto di una cassaforte in un'attività imprenditoriale a Pavia di Udine, e di un 24enne, cittadino marocchino, residente con la famiglia in un comune della bassa Friulana, accusato di rapina.

Scardina la cassaforte e poi scappa su mezzi rubati

L'uomo di 40 anni dovrà scontare la pena di 2 anni e 2 mesi. Insieme ad altri complici rimasti ignoti, si era reso responsabile di un furto in un'azienda di Pavia di Udine. Forzata la porta d'ingresso dell'immobile ed entrato, con un muletto si era impadronito della cassaforte, da cui aveva prelevato 800 euro. Rubati due mezzi dalla ditta vicina, si è poi dato alla fuga. Scattate subito le indagini, l'attività investigativa ha permesso di rintracciare i due mezzi, che stavano lasciando il Paese. Grazie alla comparazione delle impronte digitali del condannato, rinvenute in sede di sopralluogo, si aveva contezza della sua identità. Da allora l’uomo è risultato irreperibile in Italia, dove verosimilmente non aveva più fatto ritorno. Tuttavia, le indagini estese hanno permesso di ricostruire gli spostamenti dell'uomo, che si spostava in varie nazioni dell'area balcanica. La Procura di Udine ha disposto il mandato di arresto europeo. L'uomo è stato rintracciato in Croazia lo scorso 9 aprile. Sono in corso le procedure estradizionali.   

Aggressione e rapina

Il 24enne cittadino marocchino dovrà scontare la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione, inflittagli dal Tribunale di Udine per una rapina commessa a danno di un italiano il 14 ottobre 2019 a Udine. Afferrato l'uomo al collo con una mano, costretto a consegnargli il telefono cellulare, gli aveva sferrato un pugno al viso, facendosi consegnare tutto il denaro che aveva. Dopo l'episodio, il derubato era andato in ospedale per le cure del caso, con prognosi iniziale di 7 giorni. Emessa la sentenza di condanna, il cittadino marocchino si era reso irreperibile, allontanandosi dalla sua dimora e facendo perdere le proprie tracce. Il giovane è stato rintracciato in Francia dalla polizia in seguito agli elementi assunti della Squadra Mobile di Udine, che hanno permesso di ritenere plausibile che lo straniero si trovasse nella città di Clermont Ferrand, dove è stato arrestato lo scorso 16 aprile. 

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