TREVISO - Spaccio di droga, intrusioni notturne, bivacchi abusivi, persino una discoteca “fai da te” allestita in uno dei magazzini condominiali.
I PROBLEMI
Da una torre all’altra. Fino a qualche anno fa il condominio più famigerato era il grattacielo di via Pisa. Oggi invece la sacca di degrado si è spostata di un paio di chilometri, in piazzale Pistoia, all’incrocio tra viale della Repubblica e la Feltrina. Costruito negli anni Sessanta, conta settanta appartamenti. Difficile dire quanti siano gli inquilini effettivi visto che più di qualche locatario straniero subaffitta ai propri connazionali. Ma questa è solo una parte del problema. Agli inquilini "di troppo" si aggiungono gli intrusi. Quelli che un residente coraggioso va a stanare la sera tardi, quando rientra dal lavoro, improvvisando una sorta di ronda. Armato di torcia perlustra la zona dei garage e il dedalo di cunicoli su cui si affacciano box e locali di disbrigo. «Trovo gente che dorme accampata su materassi e giacigli di fortuna» racconta l'uomo, che chiede l’anonimato per motivi di sicurezza. Il palazzo, per conformazione e posizione strategica, è diventato un luogo di spaccio. E i cancelli che di notte vengono chiusi non bastano a scoraggiare i traffici illeciti. «Scavalcano la recinzione sul retro poi si intrufolano nella zona dei garage e da questa grata allungano le dosi - dice l’uomo indicando una finestrella affacciata sulla Feltrina -. Uno resta in strada a fare da palo mentre i clienti si avvicinano in macchina. Ho chiamato spesso la polizia ma appena vedono le volanti scappano dal retro oppure si buttano nel fosso. E poi c’è gente che gira col passeggino pur non avendo figli piccoli. È un ottimo nascondiglio per lo stupefacente».
ATTIVITA’ ILLECITE
Nell’ultimo periodo lo spaccio è diminuito, disturbato dal cantiere edile. Sono in corso infatti i lavori di ristrutturazione approfittando del Superbonus 110%. E non sono mancati furti ai danni dell’impresa: rame, batterie e attrezzi. Qualcuno legge in queste razzie un tentativo di boicottaggio. Nei cunicoli la droga non viene soltanto venduta ma anche consumata, come testimoniano le siringhe gettate a terra. Durante le sue ronde, il residente si è trovato spesso faccia a faccia con gli intrusi: c’è chi scappa appena viene abbagliato dalla torcia e chi fa spallucce. Come nel caso di un gruppo di ragazzi sorpresi nel corridoio dei magazzini. «Erano tutti accalcati davanti a una porta, con la musica a palla. Avevano le bandane calate in faccia. Sembravano una baby gang. Fumavano e facevano casino - racconta l’inquilino additando lo spioncino installato da poco sulla porta di un magazzino - Ho il forte sospetto che usino la stanza come discoteca». Il residente non si meraviglia più di nulla. Le anomalie, in quel grattacielo, sono tante. E chi cerca di far rispettare le regole, a volte paga in prima persona subendo dispetti e minacce. Tanto che qualcuno ha perso le speranze di raddrizzare la situazione. Il custode è stato aggredito due volte da ex inquilini: «Ho denunciato gli aggressori, ora aspetto giustizia. Ma sono da solo qui, cosa posso fare? - dice allargando le braccia. «Abbiamo fatto diverse segnalazioni all’amministratore e alle forze dell’ordine. Finora abbiamo ottenuto solo le telecamere - tira le fila il residente - . Servono più controlli, dentro e attorno al palazzo». A completare il quadro c’è il problema delle morosità, soprattutto delle spese condominiali. Nel 2021 il fornitore di acqua e gas aveva staccato le utenze lasciando le famiglie al freddo per il buco da 40mila euro. E il cantiere sta andando ben più lungo del previsto. Qualcuno nel frattempo ha deciso di traslocare.