ROVIGO - In caso di emergenza sono i primi a mobilitarsi. Ma quando ad essere in emergenza sono loro, chi scende in campo a tutelarli? Ieri mattina, i vigili del fuoco del comando provinciale hanno incrociato le braccia per uno sciopero di quattro ore - dalle 9 alle 13 - con un sit-in davanti alla sede in via dell’Ippodromo.
Ritardi nei pagamenti
Al loro fianco il sindacato autonomo Conapo che ha dichiarato lo sciopero. «Sono inaccettabili i ritardi da parte del Comando di Rovigo, nel pagamento delle competenze accessorie. L’ultimo pagamento delle indennità e degli straordinari risale a febbraio 2023 – ha precisato la segreteria –. È indubbio che la responsabilità ricade sul comandante di Rovigo, a seguito della carenza di personale amministrativo, dedicato a gestione del personale, rilevazione delle presenze, individuazione dei servizi ed elaborazione del sistema informatico sulle indennità di presenza, che crea notevole ritardo, per l’inoltro alla Direzione interregionale Vigili del fuoco e il conseguente accredito al personale polesano».
Negli uffici c’è una carenza di organico di oltre il 60%. La proposta del Conapo di richiedere lo straordinario per sopperire alla carenza di organico è stata presa in considerazione dal comandante, dedicando inoltre personale operativo ad ore di straordinario per ripianare il ritardo nei conteggi amministrativi, ma questo non basta per far fronte all’arretrato. «Lamentiamo una carenza cronica: dovrebbero esserci 14 unità ma attualmente ce ne sono solo 7 di cui 6 titolari di leggi speciali – ha ripreso Maniezzo –. Spezzo una lancia anche in favore del nuovo comandante Claudio Fortucci che ha cercato di risolvere la situazione, ma da soli non si può fare niente, perciò, vogliamo urlare all’opinione pubblica che le persone che chiamano quando sono in situazioni di difficoltà sono persone che non vengono pagate». La parola è poi passata al comandante Fortucci che ha preso parte allo sciopero. «È il momento giusto per farci sentire. Abbiamo iniziato un percorso di colloqui con le organizzazioni sindacali e con l’amministrazione per sensibilizzare le nostre necessità. E questo è un segnale positivo».