PORTO TOLLE (ROVIGO) - Ieri c'è stato un nuovo incontro tra i rappresentanti del comparto ittico di Porto Tolle con il presidente della Regione Luca Zaia. Tema anche questa volta la crisi produttiva senza pari che sta attraversando la molluschicoltura deltina a causa del granchio blu e le varie soluzioni che sono state promesse in questi mesi a più livelli.
«Abbiamo fatto il punto su cosa si sta facendo concretamente come aiuti alla categoria e rinnovato le necessità verso il Governo dello stato di calamità, con Zaia che si è proposto come portavoce - riferisce il primo cittadino -. L'incontro era stato convocato per fare da un lato il punto della situazione e dall'altra confrontarsi su cosa possa fare direttamente Zaia per portare le nostre istanze dalla richiesta di stato di calamità già avviata da lui stesso lo scorso agosto. Si è fatto poi il punto di cosa la Regione abbia intenzione di fare a livello economico a fronte anche delle notizie arrivate dalla vicina Emilia Romagna (sostenere un progetto di contrasto al granchio blu in partenza nel 2024 consistente in un contributo di 1,5 euro al chilo per la raccolta del crostaceo fino a un primo massimale di un milione di euro, ndr). Di questo tema parleremo nella conferenza stampa che abbiamo organizzato con il Consorzio e l'assessore Corazzari che spiegherà dove andranno le risorse che la nostra Regione è riuscita a individuare».
Granchio blu, perché i pescatori vogliono lo stato di calamità?
Nel frattempo dopo lo stato di agitazione i consorzi e le cooperative di Porto Tolle, Comacchio e Goro hanno attivato una nuova iniziativa per sollecitare il governo a decretare lo stato di calamità. Il Comitato tecnico interregionale per l'emergenza granchio blu ha infatti messo in campo una serie di azioni mirate a mantenere alta l'attenzione sull'emergenza che ha azzerato la produzione precipitando il settore in una crisi economica che non si ricorda a memoria d'uomo.
Le cartoline a Giorgia Meloni
Eccole, perciò, le migliaia di cartoline fresche di stampa che sono state indirizzate alla presidente del consiglio Giorgia Meloni dove tra i vari auguri delle marinerie sono scritte nero su bianco pure le richieste dei pescatori in attesa di risposta a partire dalla dichiarazione dello stato di calamità che comporterebbe la sospensione delle rate dei mutui, l'interruzione del versamento dei contributi nonché le strategie a lungo termine comprensive di ristori adeguati.