SPILIMBERGO (PORDENONE) - Era il 12 giugno 1919 quando il progetto "per un ponte innovativo, moderno e sicuro" fu consegnato al "Magistrato alle Acque" che ne diede accettazione il 21 luglio.
L'occasione sarà sicuramente propizia anche per aggiornare la popolazione sui tempi di manutenzione della grande infrastruttura che, dopo 100 anni, è rimasta praticamente la stessa, anche se nel frattempo il traffico si è centuplicato e il volume dei mezzi è totalmente cambiato: allora passavano dei carretti oggi dei Tir che si occupano di trasporti internazionali. Esattamente un anno fa, la Regione ha infatti approvato un programma di 39 interventi per la messa in sicurezza di ponti e viadotti del territorio, che saranno finanziati in parte dal Ministero delle infrastrutture (per quasi 81 milioni di euro) e in parte dalla stessa Regione (per altri 10 milioni). L'intervento più corposo e più oneroso riguarda appunto il ponte di Dignano, che costerà 38 milioni di euro nell'ambito di un quadro economico complessivo che supera i 46 milioni. «In generale ponti e viadotti nella nostra regione non destano preoccupazione dal punto di vista della sicurezza, ma alcune opere sono necessarie spiegò Pietro Filipuzzi, ingegnere responsabile dell'unità operativa per la manutenzione straordinaria dei ponti e viadotti di Fvg Strade -. Il ponte di Dignano fa parte della Strada regionale 464, un'arteria importante per i traffico in Friuli. Ecco perchè l'azione prevista comprende l'allargamento della piattaforma stradale, con l'aggiunta della corsie di emergenza per entrambi i sensi di marcia e di due tratti di pista ciclabile. Come è ovvio l'allargamento presuppone nuovi carichi sulla struttura e conseguenti interventi di consolidamentodei pilastri di fondazione e di protezione dall'azione dell'acqua del Tagliamento. Inoltre si adegueranno anche i paracarri».
In termini di realizzazione il progetto avrà tempi lunghi. "Abbiamo 8 anni di tempo per utilizzare i fondi stanziati proseguì Filippuzzi -. Il progetto va definito anche insieme alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, dal momento che il ponte di Dignano, costruito nel 1923, è un'opera tutelata. Poi si procederà alla gara d'appalto e successivamente si aprirà il cantiere".