Maltempo, è piovuto sul bagnato. Agricoltura colpita e affondata. Il bilancio è salato, almeno 150 milioni

Oltre alle colture che sfiorano perdite del 60 per cento, più di 100 stalle a rischio

Martedì 8 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Maltempo, è piovuto sul bagnato. Agricoltura colpita a morte. Il bilancio è salato, almeno 150 milioni

C'era da aspettarselo. Del resto che i danni fossero pesanti ed estesi lo si era capito subito dopo la notte d'incubo tra il 24 e il 245 luglio quando il maltempo ha colpito a raffica l'intera regione. Poi ci sono state le altre ondate che sono andate avanti sino a domenica pomeriggio. Neppure il tempo di calcolare i danni della giornata precedente che arrivava un'altra batosta. E così l'agricoltura del Friuli Venezia Giulia è senza dubbio il settore che ha pagato sul fronte del meteo il conto più salato.

Manca ancora qualche giorno prima di avere un quadro definitivo dell'intero fronte territoriale (anche se solo ieri mattina sono ripartite per la terza volta le nuove schede per conteggiare i danni subiti dalla scarica di domenica pomeriggio), ma alla direzione regionale un conto se lo sono già fatto. E purtroppo, può solo crescere. Ebbene, per l'agricoltura potrebbe servire l'assegno più pesate, con un importo che si aggira dai 130 a 150 milioni.


I PROBLEMI
Del resto il vento, la pioggia violenta e le palle di grandine, hanno colpito su due fronti. Il primo è quello delle infrastrutture agricole, il secondo quello delle colture vere e proprie. I danni sono ingenti su entrambi i fronti. Ci sono centinaia di capannoni agricoli bucati in varie zone della città, altri, invece, con il tetto completamente divelto. A questo si aggiunge il fatto che ci sono anche stalle all'interno delle quali non è stato possibile neppure far rimanere gli animali. Danneggiati con vetri rotti e carrozzerie pestate trattori, furgoni e vari mezzi agricoli.


NEI CAMPI
Se infrastrutture e macchinari sono stati colpiti duramente, ancora peggio le colture. «Anche perchè - spiega Antonio Bertolla - direttore Coldiretti Pordenone - il maltempo è arrivato nel periodo in cui tutto era già stato seminato e stava crescendo. Penso ai cereali, ma anche alla frutta e alle viti. Ci sono aree della provincia di Pordenone, ma anche di udine in cui il raccolto è andato completamente distrutto. La grandine ha fatto strage. E quello che era rimasto in piedi ala prima passata è andato giù durante gli altri giorni di maltempo».


LA QUANTIFICAZIONE
Se servono ancora alcuni giorni per avere in conto esatto in mano, come detto la cifra si aggira dai 130 ai 150 milioni di euro. Il perchè è presto spiegato. Mais, girasole e soia hanno avuto complessivamente danni che si aggirano intorno al 60-70 per cento. Questo significa che ci sono intere zone senza raccolto. Quello che resta non è sufficiente. facile immaginare, dunque, che la prossima annata i prezzi saliranno. Se poi parliamo della frutta, nonostante il fatto che quasi tutte le aziende agricole sono dotate di reti antigrandine, possiamo dire che il maltempo ha spazzato via il 30 per cento. In più, in diverse strutture, ha spezzato le reti antigrandine e anche i rami degli alberi. Ci sono poi le viti. Una marea sono quelle che sono state abbattute. Interi filari, infatti, sono finiti a terra.

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LA GRANDINE
In più ci sono quelle che sono state colpite dalla grandine. «Un filare caduto - va avanti Bertolla - se viene rialzato subito forse non è stato estirpato, anche se è necessario curarlo immediatamente, evitare che prenda il sole da piegato e poi verificare che la pianta non sia spezzata. In più ci sono senza dubbio gran parte dei pali da cambiare». Una vite che ha preso la grandine, invece, ha delle conseguenze con una produttività decisamente inferiore, almeno per due anni. Tutto insieme, da una prima stima, significa un calo del 35 - 40 per cento di prodotto. Infine la zootecnia. Come detto sono decine e decine le stalle con i tetti bucati, una buona parte in amianto quindi sarà necessaria la bonifica con una impennata dei costi. In più il raccolto dimezzato non basterà per dare da mangiare agli animali. Come dire che i costi sono destinati a salire alle stelle.

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